Fermiamo la detenzione e la tortura di rifugiati e migranti in Libia

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Tortura, detenzione, sfruttamento e violenze sessuali rappresentano l’orrore quotidiano per tanti rifugiati e migranti in Libia.

Invece che mettere fine a questi abusi, l’Europa sta aiutando la Libia a proseguire nelle violazioni.

Fornendo alla Guardia costiera libica formazione e imbarcazioni per trasportare i migranti indietro nel paese, i leader europei contribuiscono a sofferenze inenarrabili.

Rifiutando le persone traumatizzate ed esauste di attraccare nei loro porti, l’Europa mette a rischio la vita delle persone.

Le soluzioni esistono e cambiare questo sistema non è impossibile.

Amnesty International ha chiesto ai leader europei la formulazione di un serio piano riguardante gli sbarchi, la riforma del sistema di Dublino e percorsi sicuri e legali che forniscano alternative alle persone che s’imbarcano in viaggi pericolosi.

Mentre in Libia, dove oltre 10.000 persone, tra cui 2.000 bambini, sono attualmente arbitrariamente trattenute in condizioni terrificanti nei centri di detenzione, è necessario porre fine alla detenzione arbitraria e indagare sulle accuse di tortura e maltrattamenti, reimpostando la cooperazione con il paese in materia di migrazione e dando priorità alla protezione dei diritti umani.

Firma ora per chiedere ai leader libici ed europei di collaborare per porre fine alla detenzione arbitraria di rifugiati e migranti in Libia.