FI: O. NAPOLI, DA CARFAGNA SGUARDO DA LEADER SU CONFRONTO INTERNO

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In Forza Italia dovremmo tutti essere grati a Mara Carfagna per la capacità di guardare con la forza e la serenità di un leader al confronto interno. La tenacia e l’abilità con cui smussa gli angoli, spersonalizza i momenti più aspri del dibattito, ne fanno oggi, insieme a Giovanni Toti, un riferimento decisivo per il futuro di Forza Italia. Un esempio di queste qualità che chiunque sia in buona fede deve riconoscere a Mara, è la sua valutazione sull’incontro di ieri al Brancaccio. Cogliervi la presenza di “energie positive”, come lei ha colto, significa riconoscere legittimo non solo il confronto interno ma anche il manifestarsi di posizioni le più diverse, ma tutte ugualmente convergenti all’unico obiettivo del rilancio del partito. Anche Carfagna, al pari di Toti, ritiene che soltanto un mitomane può immaginarsi al posto che è di Silvio Berlusconi e che solo può essere il suo.
​ ​ ​ In vista della scrittura delle regole che porteranno il partito alla stagione dei congressi e alle primarie, è doveroso da parte di tutti abbassare i toni ed evitare inutili animosità. Forza Italia non deve scegliersi un leader, avendone uno riconosciuto da milioni di italiani. Deve fare qualcosa di diverso e forse di più impegnativo: trovare la strada che consenta di riconnettere la nostra proposta politica al sentimento diffuso e maggioritario fra gli italiani. La collocazione strategica diventa fatto quasi secondario rispetto all’urgenza di rendere il partito una casa di vetro, aperta al contributo di tutti, di chi c’è e di chi vorrebbe tornare. Aria nuova significa soprattutto riconoscere agli iscritti il potere di scegliersi i dirigenti locali e nazionali attraverso procedure limpide e trasparenti. È la sola via conosciuta in democrazia perché un partito politico sia giudicato solido e affidabile, e degno di guidare il destino di un grande Paese come l’Italia.