FIRMA PER CHIEDERE AL SENATO DI SALVARE LA CANAPA ITALIANA

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Prima che Salvini decidesse di liberare gli ostaggi rompendo la maggioranza di Governo e ci regalasse un estate di incertezza politica che si sta concludendo in queste ore, in tempi non sospetti insomma, avevo depositato una proposta per modificare la legge sulla canapa industriale approvata nel 2016, regolamentando la vendita delle infiorescenza, e raccolto le firme per chiedere che fosse discussa con urgenza.

La filiera della canapa infatti è bloccata perché la legge approvata nel 2016 non consente esplicitamente di vendere i fiori (quella impropriamente chiamata canapa light) che in questo momento sono i più richiesti dal mercato e hanno consentito a migliaia di agricoltori e imprenditori di investire nella coltivazione di questa pianta dai mille utilizzi, alimentare, tessile, bio edilizia, bio plastiche, cosmetico, farmaceutico ecc.

Se la legge non verrà modificata questi coraggiosi imprenditori e agricoltori saranno costretti a chiudere, mentre il fiori provenenti dal mercato estero, meno controllati e di qualità inferiore, invaderanno il nostro paese.

Probabilmente già entro settembre il Sento dovrà votare se ritenere urgente questa modifica e iniziare subito la discussione della mia legge e delle altre depositate, solo agendo in fretta potremmo evitare la chiusura di tanti “canapa shop” e salvare gli investimenti di centinaia di agricoltori. Ora che si siamo liberati dal anacronistico bigottismo salviniano credo ci siano ottime possibilità.

Alcuni ragazzi hanno avviato una raccolta firme per sostenere la richiesta di urgenza; firmare è più importante che mai, per far capire ai partiti della nuova maggioranza quanto sia importante difendere la canapa italiana.

Firmiamola petizione, facciamola girare il più possibile, facciamo sentire quanto questo tema sia importante!