Fisco, dagli scontrini alla fattura elettronica: tutte le novità dal 1° luglio 2019

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Come ogni anno l’estate è periodo di novità per quanto riguarda il fisco e il 2019 non fa eccezione. A partire dal 1° luglio, infatti, entreranno in vigore alcune normative che interesseranno diversi contribuenti. Di queste le più importanti sono sostanzialmente tre e riguardano: gli scontrini telematici, la fattura elettronica e le liti fiscali.
Fattura elettronica

Per quanto riguarda la fatturazione elettronica, dal 1° luglio 2019 verranno applicate le modifiche al comma 2 e al comma 4 dell’articolo 21 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972 introdotte con il Decreto Legislativo n. 119/2018. Nello specifico cambieranno i termini di emissione e la disciplina sanzionatoria. Dopo i primi sei mesi dell’anno in cui, grazie ad una moratoria, i titolari di partita Iva hanno potuto prendere familiarità con la nuova modalità di fatturazione elettronica, a partire da luglio la fattura dovrà essere emessa entro il termine di 10 giorni dalla data di effettuazione delle operazioni. Questo limite temporale potrebbe essere esteso a 15 giorni nel caso in cui vengano approvati gli emendamenti al Decreto crescita. La nuova disciplina sanzionatoria prevede invece che, nel caso di violazione degli obblighi di documentazione e registrazione delle operazioni imponibili ai fini Iva, possa essere comminata una sanzione amministrativa compresa tra il 90% ed il 180% dell’imponibile non correttamente documentato o registrato. Per quanto riguarda la liquidazione del tributo, nel caso di violazione la sanzione sarà compresa tra 250 e 2.000 euro.
Scontrini fiscali

Il primo luglio rappresenta una data importante anche per quanto riguarda la digitalizzazione del fisco italiano. Dall’inizio del prossimo mese i 261mila esercenti con ricavi superiori a 400mila euro dovranno abbandonare lo scontrino cartaceo per passare a quello telematico. Nello specifico dovranno memorizzare e inviare telematicamente i corrispettivi all’Agenzia delle entrate. L’obbligo, a partire dal 2020, interesserà anche gli esercenti con ricavi più bassi.
Liti fiscali

L’inizio di luglio porterà sostanziali modifiche anche per quanto riguarda le liti fiscali. I ricorsi, notificati dal 1° luglio in commissione tributaria provinciale e regionale, ma non in Cassazione, dovranno passare necessariamente attraverso il canale telematico. Con questa modifica si punta ad eliminare la carta, che già dallo scorso anno era stata affiancata da versioni digitali di documenti, provvedimenti giurisdizionali, notifiche e depositi di atti processuali.
Possibili proroghe

Inoltre, come ricorda il Sole 24Ore, entro il 30 giugno il Parlamento deve convertire il cosiddetto Decreto crescita (D.l. 34/2019). Nel provvedimento potrebbero essere introdotti proroghe e ritocchi alla normativa. Ad esempio le partite Iva soggette ai nuovi indici sintetici di affidabilità (Isa), che hanno sostituito gli studi di settore, potrebbero ottenere una proroga al 22 luglio. Inoltre, chi ha aderito alla rottamazione-ter, il 1° luglio dovrebbe ricevere la risposta in merito all’accoglimento della domanda o all’eventuale rifiuto. Ma la possibilità di accedere alla pace fiscale potrebbe essere prorogata, consentendo ai contribuenti di aderire alla rottamazione-ter fino al 31 luglio.