FORESTALI, ROTA (FAI CISL): IN CAMPANIA SITUAZIONE VERGOGNOSA

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Dall’evento “Giornate della Montagna” il leader del sindacato agroalimentare e ambientale sollecita il rinnovo del ccnl e chiede “strategie organiche che partano dal lavoro”

BOLZANO – “La dignità dei lavoratori non può essere calpestata. Vi sembra normale che un operaio forestale rimanga senza stipendio per un anno? No, non lo è. Purtroppo è quanto sta accadendo in Campania e anche in alcuni altri territori. Da parte nostra un sostegno totale allo sciopero regionale del 12 luglio, saremo in piazza nella mobilitazione unitaria di Napoli per ribadire che ai 4 mila lavoratori coinvolti non bastano più le tante promesse fatte dalla Regione”. Lo ha detto il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, aprendo con il suo intervento a Dobbiaco, Bolzano, le “Giornate della Montagna”, l’evento che il sindacato ha organizzato per fare il punto sui lavori ambientali e sul sostengo alle aree montane.
“Le mobilitazioni non sono uno sport né un divertimento, se si arriva a scioperare è perché si è giunti a una situazione vergognosa”, ha detto Rota: “Al Paese – ha aggiunto – servono strategie organiche che uniscano la difesa del suolo e del bosco, il contrasto al dissesto idrogeologico, le sinergie tra le filiere del legno, dell’artigianato, del turismo, del commercio, dell’energia. Ma il ragionamento deve partire dal lavoro, dalla dignità che va riconosciuta alle categorie coinvolte, invece sembra che questo aspetto per molta nostra classe dirigente sia secondario”.
Il leader della federazione agroalimentare ha parlato anche del rinnovo contrattuale: “Per gli operai idraulico-forestali vogliamo valorizzare la riapertura del tavolo di trattativa con l’Uncem, finalmente avvenuta dopo anni di blocco istituzionale. Occorre avviare al più presto una negoziazione e rinnovare il contratto nazionale. Bisogna capire che il contratto non è solo stipendio, è anche welfare, è crescita degli enti bilaterali, è democrazia, è fonte di ricchezza per tutti, e questo vale per i forestali così come per gli allevatori e per tutte le altre categorie. Altro che ‘uno vale uno’: oggi questo slogan ancora piace a tanta gente, per noi invece ‘uno vale molti’, nel senso che dove c’è un lavoratore ben contrattualizzato, retribuito e formato, ci sono tante altre persone che stanno bene, famiglie che vivono più dignitosamente, cittadini che hanno servizi adeguati, comunità che toccano con mano la resa delle tasse pagate”.