Fratoianni: “Matteo zitto su Riyad: incalzarlo è un dovere”

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Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana, è tra i pochi in Parlamento a voler tenere alta l’attenzione sul caso Renzi-Arabia Saudita. Nei giorni scorsi ha rilanciato l’appello del Fatto, che ha iniziato a contare i giorni da quando è finita la crisi di governo e dunque da quando Renzi avrebbe dovuto chiarire, come da sua promessa, i dettagli della conferenza a Riyad per conto di un ente del governo saudita.

Nicola Fratoianni, alla fine Renzi farà chiarezza?

Ho qualche dubbio. La promessa c’è stata, ma non sarebbe certo la prima volta che Renzi viene meno a ciò che annuncia. Credo però che sia un dovere continuare a incalzarlo.

Che cosa la turba di più della trasferta saudita?

C’è senza dubbio una questione di opportunità nel farsi pagare da uno Stato estero, ma vorrei porre l’accento anche sul merito di quello che Renzi ha detto in quella specie di rappresentazione teatrale. Ha dato un giudizio positivo su un regime nel quale sappiamo bene come vengano trattati i lavoratori, le donne, le minoranze. Per molte persone la libertà è un miraggio, altro che nuovo Rinascimento. C’è un progresso costruito sui diritti violati dei migranti, ridotti in schiavitù.

Il caso sembra già dimenticato.

Questo è un Paese che non ha la memoria molto lunga. Se la promessa era di parlarne dopo la crisi, direi che ora la situazione è parecchio stabile: vediamo se arriveranno spiegazioni.