Fregolent: “Io sindaca? Si vedrà”

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Sold-out. Chi oggi voglia avventurarsi dalle parti del Teatro Ragazzi per ascoltare Matteo Renzi, sappia che non ci sono speranze. Non ci sono più posti. «Da due giorni, le adesioni arrivate via link superano la capienza dei 220 disponibili», racconta la parlamentare Silvia Fregolent, fra i primissimi a passare a Italia Viva, da sempre nel Cerchio magico dell’ex-presidente del Consiglio.

Onorevole Fregolent, perché Renzi ha scelto Torino per lanciare Italia Viva?
«Perché Torino è una città dove abbiamo perso nel 2016 e che a Matteo piacerebbe riconquistare. Una città con una forte imprenditoria e una spinta sociale importante, dove ci sono figure come don Andrea che usa il terzo settore in modo molto intelligente. Un posto che che gli ha portato fortuna sia durante la campagna per la segreteria nazionale sia in quella per le europee del 2014, in coincidenza con le regionali. Renzi è scaramantico. L’organizzazione in ogni caso ha avuto una guida romana. Molti si sono lamentati ma quindici giorni prima non c’erano alternative. Ci sarà la diretta Facebook ma è inutile venire oggi, tutto pieno».

Doveva essere un incontro organizzativo. Invece?
«Invece sarà l’occasione per presentare il nostro programma economico. La coincidenza con la discussione sul bilancio ha convinto Renzi a optare per questa scelta. Raccontiamo le nostre proposte ai cittadini così ci possono giudicare direttamente».

Si parlerà delle elezioni del 2021 a Torino?
«No, si parlerà della situazione tragica di Venezia. Se accenni a Torino ci saranno, sarà per dire che si può riprendere dopo gli anni disastrosi dell’amministrazione Appendino».

All’interno di Italia Viva si dice che si sta lavorando per la candidatura a sindaco di Silvia Fregolent. C’è pure lo slogan: “Una donna competente per Torino”. Conferma?
«Rido, ma non perchè voglia sottrarmi. Chiunque fa politica dev’essere disponibile e io farò tutto quello che è necessario, ma certo non sto lavorando a nessuna candidatura visto che sono impegnatissima a Roma come segretario d’aula. E davvero non è questione di nomi».

Italia Viva esclude una sua candidatura nel 2021?
«Non escludiamo nulla. Dipenderà da cosa deciderà il Partito Democratico. I Dem romani sono concretamente portatori di una alleanza con i Cinque Stelle e anche qui a Torino c’è una parte del partito che è favorevole. Se quella sarà la scelta noi saremo certamente altrove. Appendino ha fatto un incontro su metropolitana e Cavallerizza. Ha invitato Andrea Giorgis. Credo che la sindaca non abbia davvero capito nulla. Ci presentiamo in Toscana e appoggiamo Bonaccini in Emilia Romagna. Apertura totale».

Da dove nasce l’idea dell’incontro del Principi di Piemonte con il notaio Andrea Ganelli?
«Ganelli voleva avere da tempo un colloquio con Renzi sulle posizioni nei confronti del governo giallo-rosso. Abbiamo pensato che fosse questa l’occasione per un incontro con imprenditori e liberi professionisti. Ha fatto lui gli inviti, hanno aderito oltre 250 persone. Si è scritto che il notaio vuole fare il sindaco. Non mi risulta».