Galli (Fi): Sì ai nuovi piani anti tumore promossi da associazioni pazienti

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Un “nuovo piano oncologico basato sulla centralità del paziente e del suo percorso terapeutico, in cui sia inserito un sistema di indicatori delle performance a livello regionale”. Lo chiede Andrea Galli (Forza Italia) in una risoluzione dove elenca le iniziative per il 2018-2023 che dovrebbero essere portate avanti dal “tavolo di lavoro organizzato da Salute Donna onlus che raggruppa le associazioni dei pazienti, la commissione tecnico-scientifica, l’intergruppo parlamentare nazionale e gli intergruppi regionali aderenti”.

“Il cancro”, spiega il consigliere, “resta ancora una delle prime cause di morte della popolazione, sebbene i dati indichino una diminuita incidenza di tumori e un miglioramento delle capacità diagnostiche. Le percentuali sulla sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi registrano i tassi migliori in
Emilia-Romagna (56% uomini e 65% donne) insieme a Toscana e Veneto”, ma bisogna sottolineare anche “l’importanza dello screening e del Registro regionale dei tumori regionale”.

Tra le molte azioni previste dal tavolo di lavoro, il consigliere chiede tra le altre cose di “creare una rete oncologica ed ematologica come previsto dal documento per la Rete Oncologica approvato dalla Conferenza Stato; “favorire l’istituzione su base regionale del Centro accoglienza e servizi (Cas) che segna l’inizio del percorso diagnostico-terapeutico del paziente oncologico”; “mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi”; “favorire la diffusione e l’accesso ai test diagnostici molecolari che permettono di accedere a terapie target personalizzate”; e lanciare “campagne di comunicazione più efficaci per promuovere l’adesione agli screening oncologici e un nuovo piano di comunicazione per la prevenzione”.

Il consigliere chiede anche di prevedere “maggiori stanziamenti per potenziare i servizi territoriali (coma la Casa della Salute), le cure a domicilio e le cure palliative”.

“Gli ultimi interventi legislativi”, continua Galli, “hanno penalizzato i farmaci orfani, problema strettamente connesso ai tumori rari”, per questo l’azzurro chiede “più risorse finanziarie per la ricerca scientifica sui farmaci orfani”. In specifico, Galli richiede che venga modificata la legge sui fondi per il rimborso alle regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi e oncologici “affinché non confluiscano nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario”. In più, “il Governo”, scrive Galli, “dovrebbe anche prevedere, in caso di carenza di farmaci, l’introduzione di una sanzione amministrativa pecuniaria per i grossisti qualora non rispettino il limite delle esportazioni e non garantiscano assortimento sufficiente”. Infine la richiesta del consigliere è quella che vengano stipulati “accordi convenzionali locali con le organizzazioni delle farmacie” in modo che nei Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti sia introdotto nelle farmacie l’obbligo di distribuzione di medicinali per terapie oncologiche.