GARANTIRE PIENA RETRIBUZIONE A CHI LAVORA IN APPALTO PER IL COMUNE E PER LE SOCIETA’ PARTECIPATE

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Garantire la #pienaretribuzione ai lavoratori e alle lavoratrici in appalto del Comune di Pisa e delle società partecipate, senza penalizzazioni a seguito delle riduzioni di orario a causa della sospensione delle attività per il contrasto alla diffusione del #covid19. Aprire urgentemente un tavolo di confronto da parte della amministrazione comunale con le organizzazioni sindacali, al fine di monitorare tutte le possibili criticità relative agli appalti in essere e trovare le opportune soluzioni.

Sono queste le due richieste che avanziamo alla Giunta Conti, formalizzate in una mozione che al momento non sappiamo quando potrà essere discussa in Consiglio comunale. Si tratta di due proposte che raccolgono le preoccupazioni e le difficoltà di decine di lavoratori e lavoratrici, e che gli stessi sindacati stanno portando avanti a livello locale e nazionale.

Basta pensare alle scuole, chiuse fino al prossimo 3 aprile: molti lavoratori e lavoratrici attivi nelle scuole comunali sono assunti tramite appalti assegnati a cooperative e non percepiscono stipendio se non prestano il loro servizio. È questo il caso, ad esempio, delle educatrici del servizio di assistenza specialistica: un servizio fondamentale che il nostro Comune ha esternalizzato, che già oggi prendono uno stipendio di gran lunga inferiore alla loro qualifica. Ora rischiano di trovarsi senza un salario. In una situazione analoga si trova il personale che lavora in appalto per garantire, nelle scuole comunali dell’infanzia, il servizio di pulizia e quello della refezione.

Nei giorni scorsi abbiamo scritto alla giunta e al sindaco per sottoporre queste criticità, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. In questa fase molto delicata, riponiamo così al centro la necessità di tutelare questi lavoratori e queste lavoratrici, che rischiano di essere ulteriormente colpiti dall’emergenza in corso.

La tutela della salute pubblica vuol dire anche tutela dei diritti di lavoratori e lavoratrici, sui quali non può ricadere in alcun modo la situazione emergenziale. Occorre, dunque, che il Comune intervenga direttamente per quanto di sua competenza e che gli enti locali chiedano con forza al Governo l’attivazione di tutti gli strumenti idonei e ammortizzatori sociali del caso.

Diritti in Comune (Una Città in Comune, Rifondazione Comunista Pisa, Pisa Possibile)