Ghisolfi, gemellaggio Pacchiotti – Accademia a Giaveno nel nome dell’educazione finanziaria

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Il Banchiere e scrittore, nel ruolo di presidente fondatore dell’Istituzione accademica, coadiuvato dal vice Buttieri e dal direttore Rizzo ha siglato un importante accordo con la prestigiosa Fondazione comunale sita nel dinamico Comune della Val Sangone nel Torinese

TORINO – Trasferta in Val Sangone per il Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi e per l’Accademia di educazione finanziaria. Coadiuvato dal vice Marco Buttieri e dal direttore generale avvocato Alberto Rizzo, Ghisolfi, nel ruolo di Presidente fondatore dell’Istituzione accademica inaugurata a Torino nello scorso autunno, si è recato in visita nella storica sede della Fondazione Pacchiotti, organizzazione di interesse pubblico comunale che condivide la stessa funzione educativa a vantaggio delle giovani generazioni.
Accolto dal Presidente Fulvio Roattino, in carica dal mese di ottobre del 2019 su designazione del Sindaco del Comune Carlo Giacone, il Banchiere fossanese – rappresentante dell’Italia nel Gruppo europeo e mondiale delle Casse di Risparmio e Consigliere nazionale del CNEL – ha sottolineato l’importanza di questa intesa che parte dai territori e che rappresenta un fattore di rinata fiducia verso la ripartenza autunnale di tutte le attività economiche, sociali e didattiche dopo la complessa fase dell’emergenza da covid che non ha risparmiato le aree del Piemonte e della provincia di Torino.
La fondazione Pacchiotti – definita dal Sindaco Giacone la seconda casa dei cittadini e delle famiglie di Giaveno – ospita al proprio interno il liceo Blaise Pascal, uno dei più prestigiosi del Torinese, la Casa di carità Arti e Mestieri, centro di preparazione professionale di primissimo piano, e numerose realtà associative di territorio attive nello sport, nella divulgazione culturale e storica, nella gestione ricreativa del tempo libero. Vi sono pertanto tutte le premesse per un’attiva congiunta e coordinata ricca di entusiasmo per una fase 3 anche per quanto attiene allo sviluppo capillare dell’alfabetizzazione economico-finanziaria, divenuta e resa ancora più urgente dai postumi dell’emergenza coronavirus e dai loro effetti sulle scelte personali, familiari e professionali di consumo e investimento.