Gianni Letta

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Grazie all’avvocato Alessio Ghisolfi che alcuni credono mio figlio, altri mio nipo­te ed invece è un amico, incontrai a palaz­zo Chigi Gianni Letta. Non ci fece aspettare neppure un mi­nuto. All’ora stabilita venne a prenderci in anticamera e ci accompagnò nel suo
splendido studio. Era con noi il sindaco di Magliano Alpi Marco Bailo. Marco è molto amato dai suoi concitta­dini per la grande serietà e l’impegno che profonde per il proprio comune. Spesso invita l’europarlamentare Gianna Gancia, moglie di Roberto Calderoli, l’avvocato Alessio Ghisolfi ed il sottoscritto per le cerimonie istituzionali e, come direbbe il grande Alessandro Zorgniotti, para-istitu­zionali. Gianni Letta dopo averci fatto accomo­dare chiamò la segretaria chiedendole di non passargli telefonate. Gli portammo la prima edizione del fortunato “Manuale di educazione finanziaria”, quella edita dal­la Cassa di Risparmio di Fossano con le illustrazioni fatte dagli studenti. Con una cortesia ed una eleganza fuori dal comune prese visione del libro e sen­za alcuna difficoltà acconsentì alle foto di rito con in evidenza il volumetto che defi­nì un’opera di grande valore. L’architetto Marco Bailo, l’avvocato Alessio Ghisolfi ed io non abbiamo più di­menticato l’emozione di quell’incontro. Passata più di mezz’ora bussò disperata la segretaria. Da dieci minuti c’era in li­nea Silvio Berlusconi.