Giorgia Meloni: “Non prendete in giro gli italiani: votare a maggio è possibile”

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Meloni a tutto campo, dal Coronavirus alle misure del governo, dalla mancanza di un protocollo unico dell’Unione Europea, fino al “no” netto di Fratelli d’Italia ad ogni ipotesi di “governassimo” che sarebbe l’ennesimo pastrocchio inutile per l’Italia. Una Giorgia Meloni tutta da vedere e da ascoltare. Intervenendo a ‘Povera Patria‘, in onda lunedì sera su Rai2, tocca un poi punto essenziale, come leggiamo nelle anticipazioni d’agenzia: il voto e la tempistica.

La leader di FdI spiega che se si aprisse una crisi di governo, si potrebbe di certo andare a votare. La narrazione che viene fatta, al contrario, è scorretta: ci si dice che in primavera non si potrebbe comunque votare per via del referendum; e che quindi chiedere le elezioni sarebbe addirittura ‘una presa in giro’ verso i nostri elettori. “Ma non è vero che non si può votare”. Giorgia Meloni è precisa sulla tempistica (come aveva anticipato in un’intervista).
“I tempi ci sono, non mi si prenda in giro”

“Parliamoci chiaro – spiega a Povera Patria- adesso per carità c’è l’emergenza coronavirus, sospendiamo un attimo. Ma insomma, a bocce ferme noi potremmo tranquillamente andare a votare a maggio“. Giorgia Meloni spiega che se ci fosse la volontà, si potrebbe votare per le politiche. Chi afferma il contrario usa delle scuse: “Non si può votare, c’è il referendum, bisogna ridisegnare i collegi? – ribadisce – Sono tutte scuse. Si può adesso fare tranquillamente, ci sono i tempi: in pochi giorni fai la legge di modifica dei collegi, tanto tutti sanno come finirà il referendum e il giorno dopo del referendum: ci sono tutte le regole che servono per andare a votare ai primi di giugno. Per cui a me non mi si prende in giro”, conclude Meloni.
“Evitare il collasso del sistema sanitario”

Tecnicamente, dunque, gli itaiani potrebbero tornare alle urne. Del resto, un nuovo governo di larghe intese dove ci dovrebbe traghettare? “Verso l’abisso”, risponde con una battuta all’ipotesi di un governo di emergenza nazionale per traghettare fuori il paese dalla crisi. Anche sulle larghe intese Meloni spiega di essere contraria, anzi di più: “Io con Renzi e i 5Stelle non ho niente in comune”. “Il governo Conte è un governo fallito, sono disponibile a presentare mozione di sfiducia all’esecutivo”. Un esecutivo “bastonato su tutto, dalle politiche economiche alla gestione del coronavirus: “Siamo passati da ‘abbracciamo i cinesi’ , ‘a oddio è finita l’amuchina’”. Ora l’imperativo categorico è uno solo, avverte: “Dobbiamo evitare che il sistema sanitario collassi”.
Meloni: “Ho telefonato io per prima a Speranza”

Quanto alle misure economiche del governo per fronteggiare l’emergenza da contagio che è in progressione, la Meloni spiega che non saranno sufficienti: “Temo non basteranno, ma aspettiamo a vedere nel concreto il decreto”, ha risposto nel corso di ‘Povera Patria’. Lo dice ribadendo pieno appoggio sull’emergenza: “Noi non abbiamo una interlocuzione stabile con il governo, questo in assoluto. In questa fase di coronavirus ce n’è stata ma devo dire la verità la prima telefonata l’ho fatta io al ministro Speranza”. Ha aggiunto: “Ma le parlo di parecchio tempo fa. Chiesi, chiamai, poi è una persona che conosco da tanti anni, Speranza, e gli dissi: ‘Roberto scusa, ci fate capire che sta succedendo?”.