Giornata mondiale dell’alimentazione: insieme per l’uguaglianza alimentare

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La centralità del cibo nella programmazione delle politiche immediate e future da mettere in campo, soprattutto in una fase emergenziale difficile da gestire come quella causata dal Covid-19, impone delle riflessioni accurate.

Oggi è la 75° Giornata mondiale dell’alimentazione, attraverso cui la FAO, con il tema “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”, intende ribadire la necessità e l’importanza di un futuro fatto di uguaglianze alimentari e dignità per tutti.

Sono ancora troppi i Paesi che soffrono la fame o hanno serie difficoltà nel rendersi autonomi nelle produzioni. Non a caso il premio Nobel quest’anno è andato al “Word Food Program”, per ricordare a tutti noi la centralità di un tema importante, che non può assolutamente essere trascurato.

A livello globale, la produzione alimentare sta superando i limiti ambientali o è vicina a farlo: si tratta di un dato allarmante che ci spinge a cambiar rotta quanto prima, puntando su un sistema alimentare sempre più sostenibile. Il cibo è essenziale per la nostra esistenza, eppure dall’ultimo rapporto dell’ONU si capisce molto bene quanto la fame stia invece aumentando.

Alcuni dati: l’Onu ci dice che oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare a cibo salubre, nutriente e sufficiente, e si prevede che la domanda di cibo aumenterà, in quanto la popolazione globale dovrebbe raggiungere quasi 10 miliardi di persone entro il 2050.

Si stima che in Burkina Faso, per esempio, siano circa 3,3 milioni le persone in condizione di insicurezza alimentare. Una crisi aggravata dall’impatto del Covid-19, che ha ridotto la possibilità di guadagni per coprire i bisogni giornalieri in una nazione già scossa dal conflitto e dai cambiamenti climatici. Ma la lista dei Paesi in difficoltà è lunga e ribadisce un messaggio forte e chiaro: non può esserci pace se non c’è sicurezza alimentare. Basti pensare che in futuro si sposteranno milioni di persone oltre che per le guerre anche per le carestie e allora non ci sarà regolazione di flussi che tenga.

L’Italia in tal senso è stata la prima nazione a lanciare il dibattito a livello multilaterale, tramite la creazione della Food Coalition, un progetto che vede già coinvolti 40 Paesi del mondo a cui continuerò a dare il mio personale sostegno anche attraverso l’intergruppo parlamentare di cui faccio parte. L’obiettivo è quello di portare avanti un lavoro proficuo, posizionando qualche piccolo ma importante tassello per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, sulla scia di quanto già avviene in altri Paesi del mondo e in Europa.

Ecco perché oggi è importante celebrare la Giornata mondiale dell’Alimentazione, per stimolare in tutti noi la voglia di creare un sistema più resiliente, in grado di eliminare le disuguaglianze alimentari che condannano inevitabilmente tutto il pianeta.