Giulia Grillo: “È cambiata la linea politica?”

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Sono negativamente colpita per la sanzione disciplinare comminata ai tre eurodeputati Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato.

Sono negativamente colpita perché ne conosco il valore come persone, come politici e come attivisti e a loro va un immenso abbraccio e un mio personale attestato di stima e vicinanza.

Sono negativamente colpita perché la loro sanzione non è stata accompagnata neanche da una riga di spiegazione da parte del Movimento 5 Stelle, eppure si tratta di una punizione di “gruppo” certamente rilevante posto che Ignazio Corrao e Rosa D’Amato sono stati, oltre che sospesi, rimossi dai loro ruoli di facilitatori. Qualcuno, commentando l’accaduto, dice che hanno sbagliato perché hanno infranto una regola e che questo sia un motivo sufficiente per essere “puniti”, ma sapete bene che voti in dissenso ce ne sono stati e tanti altri ce ne saranno. Ce ne sono in tutti partiti. È una cosa fisiologica. Quindi va valutato sempre il merito della questione e gli effetti che in quel momento quel dissenso produce. Votare contro una risoluzione al Parlamento Europeo per esempio non è come votare contro la fiducia ad un decreto legge. Per noi però è difficile entrare nel merito perché non conosciamo né i dettagli della posizione dei nostri portavoce né di quella dei probiviri.

Certo da quello che emerge, gli Eurodeputati sono stati molto duri sull’uso del MES (da cui il voto contrario a quella risoluzione che comprendeva riferimenti ad esso). Non credo di sbagliarmi se dico che non è certo comminando sanzioni che si avvicinano o si comprendono i punti di vista, specie se poi quei punti di vista sono anche legittimi e coerenti con una certa linea politica portata avanti fino a quel momento.

È cambiata la linea politica? Può accadere certo, siamo in democrazia. Ma quando è stato discusso? Dove? Con chi?
Sapete che mi sono più volte espressa contro la figura del capo politico sostenendo invece l’importanza di una guida collegiale e partecipata del Movimento, ma così oggi siamo di fatto senza l’uno e senza l’altra. Tutti siamo consapevoli del grande sforzo che sta facendo Vito Crimi e lo ringraziamo immensamente per questo, ma di fatto lui oggi è il capo politico “reggente” nell’attesa che venga eletto il successore di Luigi Di Maio ed a mio avviso l’aver procrastinato questa elezione non ha giovato a nessuno. O mi sbaglio?

*Esaurita l’emergenza Covid e non essendoci più nessun motivo per non convocare gli Stati Generali del Movimento, vediamo invece questo momento di dialogo e confronto caduto negli abissi del vedremo, faremo, convocheremo.* Un futuro ormai più passato che prossimo. Cui prodest? Immagino ci saranno altri voti difformi dalla maggioranza del gruppo ed immagino che ciò accadrà anche per rilevanti motivi politici. E allora cosa accadrà? Assisteremo ad altre “punizioni” sganciate come bombe sulle nostre teste di portavoce, attivisti ed elettori senza una parola di confronto?