Gli accordi con la Libia sono stati rinnovati

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Gli accordi con la Libia sono stati rinnovati. Certo, oggi tutti promettono modifiche. Tutti dicono che bisogna fare qualcosa in più per i diritti dei migranti. Qualcosa in più.

Vedete, è esattamente questo il punto, la dimostrazione della disfatta culturale e politica di questo paese: i diritti umani sono qualcosa di collaterale, un di più di cui occuparsi a margine di altro. Oggi la priorità per l’Italia è la “difesa dei confini” dai disperati che scappano dai lager, dalla guerra, dalla fame.

In nome di questa follia abbiamo fatto cose indicibili: abbiamo pagato la Libia per fare quello che noi non potremmo fare, perché illegale. Li paghiamo e armiamo per riportare migliaia di persone in un paese in guerra. Li paghiamo per costruire e gestire lager in cui rinchiuderle, torturarle, ucciderle. Addestriamo e armiamo i loro trafficanti, chiamandoli pudicamente guardia costiera libica.
Con i criminali abbiamo trattato in segreto, come dimostrano le inchieste di tanti coraggiosi giornalisti.

Tutto questo lo ha cominciato un governo del Pd, guidato dall’attuale presidente del Pd. Che però non ritiene di parlarne e quando se ne discute scompare altrove. Questi accordi li ha confermati un governo sostenuto dal Pd e guidato da un premier che per mesi ha fatto tutto quello che voleva Salvini senza un fiato.
La segreteria del Pd non dice nulla, nulla di nulla.

Se volessi guardare il bicchiere mezzo pieno, potrei raccontarvi che finalmente di tutto questo se ne parla, che ormai è impossibile nascondere quello che accade, che le nostre battaglie hanno portato almeno alla promessa di un cambiamento. Ma non mi basta, perché in Libia mentre voi leggete questo post c’è gente che viene torturata, stuprata, venduta, uccisa. Anche per responsabilità del nostro paese.

Oggi subiamo una sconfitta durissima, ma non per questo possiamo arrenderci.
A quelli che ci hanno risposto che sì, le cose le vogliono cambiare, spetta dimostrare di non essere semplicemente degli ipocriti.
Si faccia subito una commissione d’inchiesta su quanto accaduto e testimoniato dalle inchieste (fossi al posto di Gentiloni e Minniti sarei in prima fila per chiederla, per fugare ogni dubbio).

Si cancellino i decreti sicurezza di Salvini.
Si ripristini una missione di salvataggio in mare e si interrompa ogni collaborazione con la cosiddetta guardia costiera libica.
Si metta mano a quegli indecenti accordi cambiandoli radicalmente. E si porti in parlamento questa discussione.
Oggi è una pessima giornata, ma non rassegniamoci alla barbarie.