Gli oceani nel mondo stanno perdendo ossigeno a causa dei cambiamenti climatici

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«Questo è forse l’ultimo campanello d’allarme proveniente dall’incontrollato esperimento che l’umanità sta facendo sugli oceani di tutto il mondo man mano che le emissioni di gas continuano ad aumentare. L’esaurimento dell’ossigeno nell’oceano è una minaccia per gli ecosistemi marini già stressati dal riscaldamento e dall’acidificazione degli oceani. Per fermare la preoccupante espansione delle aree povere di ossigeno, dobbiamo ridurre decisamente le emissioni di gas serra e l’inquinamento da nutrienti provenienti dall’agricoltura e da altre fonti».

È quanto emerge dal rapporto “La de-ossigenazione degli oceani: un problema di tutti” curato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) presentato sabato scorso durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Madrid. Secondo lo studio – la più grande ricerca peer-reviewed sulle cause, gli impatti e le possibili soluzioni per la perdita di ossigeno nell’oceano mai fatta finora con il coinvolgimento di 67 esperti di 17 paesi diversi – gli oceani stanno perdendo ossigeno a causa dei cambiamenti climatici con conseguenze disastrose per le specie ittiche, gli ecosistemi marini e le comunità costiere.

Secondo il rapporto, i livelli di ossigeno negli oceani di tutto il mondo sono diminuiti del 2% tra il 1960 e il 2010. Le regioni oceaniche con basse concentrazioni di ossigeno sono passate da 45 negli anni ‘60 alle oltre 700 attuali. Nello stesso periodo di tempo si sono quadruplicate le aree oceaniche completamente prive di ossigeno.
Un calo del 2% potrebbe sembrare poco significativo, «ma se dovessimo provare a scalare l’Everest senza ossigeno, perdere il 2% di ossigeno intorno a noi diventerebbe rilevante»