GLI STATI UNITI RIDUCONO I SOLDATI IN IRAQ E AFGHANISTAN

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A quasi vent’anni dagli attacchi dell’11 settembre, gli Stati Uniti ridurranno considerevolmente il numero di soldati in Afghanistan e Iraq. Circa 2.000 truppe verranno ritirate dall’Afghanistan il 15 gennaio 2021 e altre 500 lasceranno l’Iraq. In ognuno dei due paesi rimarranno 2.500 soldati, secondo quanto ha dichiarato il nuovo Segretario alla Difesa statunitense, Christopher C. Miller.

Il ritiro avverrà cinque giorni prima di quando Donald Trump, che nel 2016 aveva promesso di porre fine alle “guerre infinite”, lascerà il posto di presidente a Joe Biden.

Questa decisione riflette il desiderio del presidente degli Stati Uniti di “porre fine alle guerre in Afghanistan e Iraq con successo e in modo responsabile e di riportare a casa i nostri coraggiosi soldati””, ha detto Miller.

Il suo predecessore, Mark Esper, licenziato il 9 novembre, aveva invocato lo status quo fino a quando non sarebbe migliorata la situazione sul terreno. Quasi 7.000 soldati americani sono morti e più di 52.000 sono stati feriti dal lancio delle offensive degli Stati Uniti in Afghanistan nel 2001 e poi in Iraq due anni.

L’annuncio americano fa temere però negli Stati Uniti e nel mondo intero una possibile rinascita di gruppi estremisti. Nonostante il “califfato” dell’ISIS sia crollato nel marzo 2019, gli jihadisti continuano a seminare terrore.

A Washington, il leader della maggioranza Repubblicana al Senato, Mitch McConnell, lunedì ha detto che gli Stati Uniti “abbandonerebbero” i loro alleati in caso di ritiro prematuro. Questo “farebbe contente le persone che ci augurano del male”, ha detto McConnell. Jack Reed, membro Democratico del Comitato per i servizi armati del Senato, ha denunciato “un approccio miope [che] non porterà la pace e che minaccerà sicuramente l’America” .

Il Segretario Generale dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) Jens Stoltenberg ha spiegato che l’Afghanistan potrebbe “diventare di nuovo una base per i terroristi internazionali” se i 12.000 soldati dell’Alleanza si ritirassero, meno della metà dei quali sono americani. La Francia ha detto che il ritiro è una una cattiva idea e la Germania, che ha 1.300 soldati dispiegati, ha chiesto un coordinamento interno alla NATO.