GLI STRISCIONI

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Ogni giorno si ripete la scena di funzionari di polizia che “fanno togliere” o “sequestrano” gli striscioni dei cittadini che contestano civilmente Salvini.

Ritengo sia un abuso, con possibili responsabilità penali di chi opera in questo modo.

Gli striscioni altro non sono che parole e pensiero scritto in forma creativa, di cui la Costituzione garantisce la libera manifestazione.

Si tratta di uno dei principi fondamentali di uno stato democratico, liberale, di diritto.

Se non stanno commettendo un reato ( e con ogni evidenza questi ragazzi stanno lecitamente esprimendo il loro pensiero), impedire loro l’esibizione dello striscione, toglierlo dalle loro mani, ritardarne od ostacolarne la restituzione sono altrettanti abusi.

Non possiamo abituarci supinamente e silenziosamente a questo stato di cose, all’avvento inesorabile di una costituzione materiale reazionaria che limita e scavalca quella formale e le sue garanzie.

È ora di iniziare a denunciare in sede penale simili condotte, perché si tratta di difendere i diritti fondamentali dei cittadini e l’effettività di irrinunciabili principi costituzionali.

Questa quotidiana criminalizzazione del dissenso deve finire subito.