Governo: Binetti (Udc), cambio di rotta in interesse malati rari e disabili

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Roma  – “Finalmente e’ arrivata anche la schiera dei viceministri e dei sottosegretari e la squadra di governo al gran completo puo’ cominciare a funzionare. Siamo Tutti in attesa di capire come ripartira’ questa seconda fase della legislatura, con un cambio radicale di colore politico, passato dalla destra di Salvini alla sinistra del Pd e di LEU. Ma siamo anche in attesa di verificare il livello di impegno e di competenza delle nuove figure apicali, compresi i nuovi capigruppo che dovranno sostituire i precedenti, promossi ai ruoli di viceministri e sottosegretari. In ogni caso si e’ messo in moto un bell’ascensore sociale nei gruppi di maggioranza e non ci resta che attendere per capire cosa del farraginoso programma di governo trovera’ una reale attenzione in fase attuativa. Ci sono problemi reali che attendono risposte concrete e che in questi mesi sono rimasti congelati per la crisi di governo e che ora riemergono in un clima politico-culturale decisamente diverso e con uno stile di governo che ha fatto una capriola di almeno 180 gradi. Ma nell’ambito della Sanita’ e nella tutela della salute di tutti, a cominciare dalle persone che presentano maggiori fragilita’, sollecitiamo fin da ora tre punti molto concreti: il Piano nazionale per le malattie rare, per il quale chiediamo un adeguato finanziamento; il Piano per la disabilita’, perche’ una volta per tutte riesca ad integrare gli aspetti sociali con quelli sanitari, partendo dalla consapevolezza che si tratta di diritti. E infine un autentico progetto di sostegno economico-finanziario per le Cure palliative. Questo e’ il decimo anno dell’approvazione della legge 38, cosi’ bella da essere copiata in tutta Europa, ma cosi’ poco finanziata da far sentire ancora molto soli tanti malati”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, che conclude: “Sono la solitudine e la mancanza di strutture di accoglienza adeguate, che spingono alcuni di loro a sentirsi abbandonati, depressi, fino ad invocare la morte e a sollecitare l’eutanasia. A questo governo, come a tutti gli altri governi che lo hanno preceduto! Chiediamo un intervento importante gia’ dalla prossima legge finanziaria, quella di cui cominceremo a parlare nei prossimi giorni, per offrire tutte le garanzie possibile a questi malati e alle loro famiglie, che non dovranno piu’ sperimentare quella tristezza profonda che segna il malessere di una vita che appare insopportabile. Noi non ci limitiamo a dire No all’eutanasia, ma vogliamo creare tutte le circostanze necessarie per garantire a questi malati, giunti all’ultimo giro di giostra, le migliori condizioni per vivere e apprezzare il dono della vita insieme alle persone care. Senza soffrire e felici, nonostante tutto, del tempo che resta loro da vivere”.