GOVERNO: NAPOLI, SOVRANISTI O POPULISTI OGGI TUTTI “DRAGHI FOREVER”

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​ ​Avrà i voti in Parlamento la riforma della giustizia? E quella della concorrenza? E quella della Pa?

Erano le domande che fino a qualche settimana fa agitavano i sonni di qualche leader. Oggi, sembrano questioni irrisorie. Il presidente Mario Draghi può fare la riforma del catasto e della guida a sinistra, non c’è niente che non possa fare perché troverà sempre una maggioranza in Parlamento. Se tutto cambia alla velocità della luce, si può dire che i cambiamenti nella politica italiana ​ sono pronti a battere la velocità della luce. Per il Paese si tratta di un cambio di scenario davvero straordinario e positivo. Fra i molti meriti che gli verranno riconosciuto, Draghi ne ha uno che prevale su tutti gli altri: ha avviato la riconciliazione dei cittadini e dei loro rappresentanti in Parlamento con la realtà quotidiana.

La stagione delle scie chimiche, degli asini che volano, dei rosari nei comizi elettorali, sembra un tempo remoto, perso nelle nebbie. Con Draghi siamo tutti costretti a misurarci con i problemi veri e drammatici. La sua novità è semplice: tutto ciò che è da riformare sarà riformato, ma non per vendetta contro i magistrati o i burocrati o il negoziante sotto casa.

No, si riforma perché serve, è utile e indispensabile per la vita degli italiani, quelli anziani e quelli giovani, uomini o donne. Questa semplice novità fa apparire improvvisamente vecchio e incomprensibile il quadro politico. E i partiti faranno bene a destarsi prima di scoprire che altri hanno preso il loro posto.