GOVERNO: O. NAPOLI, PER IL PIEMONTE M5S-PD FINISCE 2-0

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​ ​ Il Pd piemontese esce con le ossa rotte dalla formazione del nuovo governo. Per non dire del Pd di Torino, umiliato come mai prima era successo. I Cinquestelle incassano due ministri importanti e fanno una ricca mietitura di viceministri e sottosegretari. Insomma, come si dice nel gergo calcistico, non c’è stata partita. I torinesi e i piemontesi che hanno votato Pd faranno bene a farsi qualche domanda, ma ancora meglio faranno a chiedere qualche risposta convincente ai dirigenti di quel partito.
​ ​ ​ Il sospetto è che Zingaretti si sia rassegnato a pagare pedaggi anche pesanti nella speranza di mettere in piedi anche in Piemonte quell’alleanza con il M5s indispensabile per restituire competitività a un partito altrimenti destinato a sicura sconfitta. È l’ennesimo stratagemma, arte in cui il Pd rimane un maestro, escogitato da dirigenti in grave affanno e a vuoto di idee e di strategia. Torinesi e piemontesi faranno bene a memorizzare la débâcle a cui li ha portati il Pd perché sconfitti, con il Pd, sono anche i cittadini al di là del colore politico, e i piemontesi che non vedono rappresentata una Regione che contribuisce per oltre l’8% del Pil.