GOVERNO: O. NAPOLI, SCUOLA SACRIFICATA A QUOTA 100 E RDC

0
47

​ ​ Le dimissioni del controverso ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sono soltanto l’ultima segnale sullo stato comatoso in cui versa la scuola italiana. Dopo aver ingaggiato inutili e dannose battaglie sulle merendine e sulle bibite zuccherate da tassare, Fioramonti si è accorto che i fondi per la scuola hanno subito un taglio del 33%, passando da 3 a 2 miliardi per il 2020.
​ ​ ​ Nelle dimissioni di Fioramonti c’è la prova del fallimento di questo esecutivo, incapace di correggere le impostazioni profondamente sbagliate del Conte I, come quota 100 e reddito di cittadinanza. Il vento populista non riguarda soltanto una parte politica ma ha investito in pieno tutti gli schieramenti. Anche da sinistra si sceglie di bruciare le poche risorse disponibili puntando sull’immediato ritorno elettorale mentre finanziare la scuola non porta voti. Ora è da auspicare che il successore di Fioramonti abbia un profilo tecnico e indipendente, autorevole come richiede un incarico decisivo per costruire il futuro dell’Italia.