Gravi irregolarità all’azienda sanitaria San Carlo

0
100

L’assessore Leone si faccia garante della legalità e assicuri il diritto alla salute di tutti i lucani.

“La Basilicata, in un contesto di crisi economico – occupazionale e calo demografico, senza una direzione politica, senza chiare scelte programmatiche e senza una visione rischia l’estinzione” è quanto fa sapere angelo Summa, Segretario Generale Cgil Basilicata in una nota inviata alla stampa.

“Ormai, il rischio concreto è quello di affidare le scelte politiche della nostra regione ai burocrati. La sanità ne è un evidente esempio.
In totale assenza d’indirizzi programmatici regionali, le scelte in materia di politiche sanitarie sono in mano a mediocri burocrati.
È in questo panorama che si consente ad un Direttore Generale, mi riferisco all’Azienda Ospedaliera San Carlo, di adottare atti privi di legittimità, dalla esternalizzazione di un servizio – quello di Prevenzione e Protezione – sino ad oggi gestito all’interno dell’Azienda ed esternalizzato con un atto privo di una congrua motivazione e con aggravio di spese, fino alla nomina del nuovo Direttore Amministrativo, in palese violazione delle normativa vigente, peraltro espressamente richiamata nell’atto deliberativo.
Da un lato si richiama il Decreto Legislativo 171 dell’agosto 2016, che “prevede nuove disposizioni per il conferimento dell’incarico di Direttore sanitario e Direttore Amministrativo”, dall’altro si elude la medesima normativa pensando bene di attingere ad un elenco di idonei della Regione Calabria, risalente ad aprile 2016, e dunque non più valido in quanto antecedente alla emanazione della normativa in vigore.
“Ci chiediamo”, continua il Segretario Generale della Cgil Basilicata “in mancanza dell’approvazione dell’elenco regionale per la Basilicata, per il quale – è bene ricordarlo – sono state espletate e completate tutte le procedure del relativo avviso pubblico, fatta eccezione per l’approvazione da parte della Giunta dell’elenco stesso, volendo attingere ad un elenco di altra regione, perché ricorrere ad un elenco non più valido, quello appunto della Regione Calabria?”

“Rispetto a tali atti” chiude Summa, “e a una gestione personalistica e dispotica della più importante Azienda Sanitaria della nostra regione, sarebbe necessario ed opportuno un intervento dell’Assessore alla Sanità, Rocco Leone, non solo per tutelare la legalità, ma per assicurare il diritto alla salute di tutti i lucani; un diritto che deve essere garantito in egual modo, in tutte le strutture sanitarie del nostro territorio, e questo lo si può fare solo all’interno di una chiara visione programmatica di politica sanitaria, assumendo la qualità e i bisogni di salute quali cardini fondamentali, oltre al rispetto della legalità e della trasparenza degli atti.
Il rischio che corriamo, invece, è un lento ed inesorabile decadimento di tutto il sistema sanitario regionale. Occorre rimettere al centro del dibattito politico regionale un’etica valoriale della pubblica Amministrazione che, negli anni, è stata svilita dall’eccesiva discrezionalità usata per il conferimento di nomine ed incarichi, trascurando i cardini della trasparenza e della competenza. I lucani hanno il diritto di accedere ad una sanità di qualità che tuteli il loro diritto alla salute, diritto che dovrebbe riguardare anche la classe politica, in quanto non sempre si fa in tempo a farsi curare fuori regione!”
L’immagine può contenere: 1 persona, selfie