“Grazie alla Grecia per essere il nostro scudo”

0
94

Così ieri nella sua visita sui luoghi della tragedia, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. La Grecia come scudo, e nella logica assurda di quella frase, i profughi, compresi donne e bambini, come spade o minacce dalle quali difendersi tenendo l’Europa al riparo dal loro arrivo. Lo so, testa e sentimenti sono sull’attesa di capire come il governo contrasterà da ora in avanti il virus. Ma quelle parole del vertice politico dell’Europa sono sconcertanti e ripropongono l’immagine di un’Europa che rinuncia ai principi della sua civiltà. Se il campo dei democratici si piega al linguaggio delle destre, domani non lamentiamoci del successo della destra. La sola strada è redistribuire i profughi attivando la protezione umanitaria temporanea e aprendo le frontiere in primo luogo e subito ai minori non accompagnati come ha chiesto, sempre ieri, il presidente del Parlamento, David Sassoli.