GUARDARE AL LAVORO ED AL CONTRASTO ALLA POVERTÀ CON GLI OCCHI FISSI AL NOSTRO TEMPO

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Come Italia Viva lo diciamo da tempo. E personalmente mi sono battuta in Senato contro questi due provvedimenti del governo Lega / 5 stelle.
Sul decreto dignitá ho presentato giá nel giugno 2019 una proposta di modifica ( atto Senato 1244) per consentire alla contrattazione collettiva di individuare specifiche causali per un utilizzo del contratto a tempo determinato oltre i dodici mesi. Altrimenti si può prevedere, come fa oggi Assolavoro, che nel 2020 perderanno il lavoro 25 mila persone, quelle meno specializzate e più sostituibili, per le quali le aziende non prevedono assunzioni a causa della norma/ capestro sulle causali, operando cosí un turnover della manodopera. Si ricominci da quella proposta.
Il reddito di cittadinanza non sta funzionando e, per come é impostato, non é equo nei confronti dei più bisognosi. Va abolito il requisito della residenza dei 10 anni per gli extracomunitari, prima che esso venga dichiarato incostituzionale, come sono da integrare gli aiuti ai senza fissa dimora e va assolutamente innalzato il massimale familiare nella scala di equivalenza attualmente del 2, 1 perché non sostiene le famiglie con più figli.
Quanto al legame del Reddito di cittadinanza con il Lavoro, qui é una pagina tutta da riscrivere. Stiamo raccogliendo casi concreti e incontrando tutti i soggetti che si occupano di questi temi e a febbraio lanceremo, come Italia Viva, una carrellata di proposte di merito.
Sono certa che anche i 5 stelle si renderanno conto della necessitá di una profonda trasformazione di queste politiche. E si apra subito un tavolo di confronto al ministero del lavoro. A patto che guardiamo il lavoro e il contrasto alla povertá senza ideologie e con gli occhi fissi al nostro tempo. Ne trarranno vantaggio il paese, le nostre cittadine e cittadini più bisognosi e le aziende che devono contribuire allo sviluppo economico e sociale dell’Italia.
Senatrice Annamaria Parente