Gucci riapre a Scandicci l’ArtLab. Burioni consulente

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Il 20 aprile la maison fiorentina torna al lavoro per produrre i prototipi per pelletteria e calzature. Accordo con i sindacati, il virologo Roberto Burioni ha collaborato al protocollo sulla sicurezza. Turnazioni, misurazione della febbre, kit anti-contagio, distanziamento tra lavoratori: ecco le regole

Riapre i battenti a Scandicci ‘ArtLab’, il laboratorio e centro di ricerca scandiccese di Gucci dove vengono realizzati prototipi e campioni per pelletteria e calzature del marchio fiorentino. Dal 20 aprile torna dunque al lavoro circa il 10% del personale, si parla di 100 persone, dopo l’accordo raggiunto con i sindacati e la stesura di un nuovo protocollo di sicurezza al quale ha lavorato anche il virologo Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“Dopo un’attenta riflessione – ha dichiarato Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci – abbiamo preso la decisione di riaprire la prototipia di ArtLab, in accordo con le organizzazioni sindacali e garantendo il massimo livello di sicurezza e con tutte le precauzioni necessarie, definite con l’aiuto di scienziati di comprovata competenza. Questo ci permetterà di gettare le basi per una più ampia riapertura delle nostre sedi produttive e il riavvio della filiera del Made in Italy, quando consentito”.

Così per la riapertura sono stati sanificati tutti gli spazi e sono state precedentemente svolte sessioni a distanza di informazione e formazione preventiva ai lavoratori sulle misure di prevenzione da adottare al rientro. Ai dipendenti è consigliato di evitare i mezzi e andare al lavoro in auto e, in questa primissima fase, l’azienda, per evitare anche forme di carpooling, metterà a disposizione di coloro che sono sprovvisti di mezzi propri un’autovettura aziendale. E’ stata inoltre definita un’idonea turnazione nei reparti di prototipia sia durante l’attività lavorativa che in fase di ingresso ai luoghi di lavoro così da evitare eventuali assembramenti. Durante l’attività sono previste, tra l’altro, la misurazione della temperatura corporea all’ingresso, la fornitura di kit anti-contagio, le distanze tra i lavoratori stabilite dalle normative vigenti anche nelle aree mensa, break e spogliatoi.