HARRY E MEGHAN: DOPO IL VETO DELLA REGINA, QUALE SARÀ IL FUTURO DEL BRAND DEGLI ORMAI EX SUSSEX ROYAL?

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LONDON, ENGLAND - JANUARY 07: Prince Harry, Duke of Sussex and Meghan, Duchess of Sussex depart Canada House on January 07, 2020 in London, England. (Photo by Chris Jackson/Getty Images)

Nelle intenzioni di Harry e Meghan, il brand Sussex Royal doveva aprire la strada a uno sfavillante futuro in America. Ma la regina Elisabetta vieta lo sfruttamento del titolo e ora la strategia è tutta da rifare. Le possibili evoluzioni del brand secondo Gianluca Lo Stimolo, fondatore e CEO di Stand Out Agency

A un mese dall’ufficializzazione del divorzio fra la Casa Reale inglese e gli ormai ex Duchi del Sussex Harry e Meghan, la Regina sfodera la sua ultima mossa e dà scacco matto ai due ribelli. La sovrana ha infatti vietato al nipote e alla consorte di utilizzare il brand ‘Sussex Royal’ e la motivazione è molto semplice: i due non possono ‘vendersi’ come Reali, avendo rinunciato a ogni ruolo come tali. A nessuno, a maggior motivo a coloro che non ne sono membri, è concesso di sfruttare il marchio della Famiglia Reale per trarne un vantaggio economico. Secondo le indiscrezioni riportate da persone a lei vicine, Meghan avrebbe reagito stizzita, sottolineando che “questo non è un problema”, “il successo è garantito con o senza il nome del brand” e che, nonostante tutto, “nelle vene di Harry e Archie scorre sangue reale che nessuno potrà portare via”. Intanto, il loro portavoce ha già chiarito in via ufficiale che a partire dal 1° aprile nessuna comunicazione conterrà il tanto contestato ‘Sussex Royal’. L’opinione pubblica è schierata al fianco di Sua Maestà, mentre non mancano battute sui Sussex che ora dovranno trovare un nuovo brand. E qualcuno ironizza: “Il marchio H&M è già stato preso”, sottolineando la somiglianza del logo.

Ma quali saranno ora le conseguenze per la coppia, che all’indomani del primo comunicato sull’addio a Buckingham Palace era già online con il sito SussexRoyal.com e aveva provveduto a registrarlo per l’uso su un centinaio di prodotti diversi, dai libri alle magliette, dalle riviste alle campagne di beneficenza?

Cosa dovranno inventarsi ora Harry e Meghan per superare indenni questo momento di transizione e approdare felicemente alla loro nuova vita, totalmente distaccata da quella della Famiglia Windsor?

“Ciò che dovranno fronteggiare ora Harry e Meghan non è un vero e proprio rebranding, perché il loro potere deriva dall’aver spinto sin da subito sul concetto di power couple – spiega Gianluca Lo Stimolo, fondatore e CEO di Stand Out Agency, la prima agenzia in Italia specializzata in servizi integrati di Personal Branding –. La gente conosce Harry e Meghan molto più del brand Sussex Royal. Non dimentichiamo poi che i valori trasmessi dal brand ‘corporativo’ sono i valori propri e individuali dei due, e che la forza intrinseca dei due nomi sorpassa di gran lunga qualsiasi naming o marchio i due avessero o avranno in futuro”.

Di fatto, con il loro modus operandi, Harry e Meghan hanno dato una grande lezione a tutti coloro che hanno un’azienda, un marchio, o che guidano un’attività. Come? Costruendo la loro immagine a prescindere dal marchio, cosa che gli imprenditori spesso si dimenticano di fare, spesso spendendo tantissimo nella creazione del brand dell’azienda ma non lavorando sul proprio. “Invece – prosegue Lo Stimolo – creare un proprio brand personale forte di fianco a quello aziendale conferisce solidità a qualsiasi imprenditore. Se in momento qualunque si trovasse a dover ripartire, infatti, potrà contare su una reputazione personale solida e sui valori che ha fatto suoi nel tempo e che ha fatto confluire nel brand aziendale”.

Tornando a Harry e Meghan, possiamo affermare che la loro posizione ne esce ulteriormente rafforzata: “Harry e Meghan sono sempre stati visti come la coppia di rottura, che ha scelto la libertà ribellandosi ai vincoli imposti dalla Casa Reale. Lui è sempre stato il più insofferente nei confronti dei doveri reali; lei, per le sue ‘caratteristiche’ intrinseche, rappresenta di per sé un emblema di emancipazione e mostra una distanza siderale rispetto ai canoni degli altri membri della famiglia reale”. Per riassumere, i coniugi erano già un emblema di libertà e l’hanno ribadito mediante il clamoroso “strappo” con la Casa Reale. Ed è difficile restare indifferenti a un valore che per qualsiasi essere umano è tra i più ambiti e preziosi.

Fermo restando che si trovano in una posizione assolutamente favorevole, quindi, cosa dovrebbero fare ora Harry e Meghan? Secondo Gianluca Lo Stimolo, all’orizzonte ci sono diverse possibili strategie:

1. Dare ancora più rilevanza al proprio brand personale tornando a ciò che sono sempre stati, cioè solo Harry e Meghan.

2. Lanciare un nuovo brand che sia fortemente legato ai loro due nomi e che quindi li metta ancor più in prima linea.

3. Porsi in totale contrapposizione rispetto alla Casa Reale, coniando un brand come Ex Royal, Almost Royal, Free Kingdom; in sintesi, un naming che rivendichi con orgoglio la loro scelta di campo. Da un lato questa svolta creerebbe un legame ancora più forte con i follower; dall’altro lato è pur sempre una strada estrema, che si tradurrebbe in una rottura irreparabile con la monarchia – che per Harry corrisponde alla famiglia. “Questa strada è la meno probabile perché comporterebbe un rischio notevole”, sottolinea però Lo Stimolo.

Se la decisione cadrà sul rebranding, ricorda Lo Stimolo, sarà indispensabile sostenerlo con argomentazioni solide. Ben lungi dall’essere un semplice rinnovamento del nome, infatti, con questo termine si fa riferimento a un processo di marketing che va affrontato rispondendo ad alcune domande ben precise:

1. Qual è la nuova identità che si vuole comunicare?

2. Cosa si rappresenta? Quali sono i valori che si portano avanti rispetto al brand precedente?

3. Come si è evoluta la storia precedente? È fondamentale infatti “unire i puntini” per evitare di creare uno stacco troppo netto rispetto al passato, che disorienterebbe il pubblico.

4. A quale pubblico ci si rivolge?

5. Cosa si intende offrire a questo pubblico? Un fattore che, in realtà, non era ancora stato pienamente chiarito nemmeno in merito al titolo di Sussex Royal.

“Se dalle risposte a queste domande emerge la necessità di costruire un altro brand, bisogna iniziare a ragionare su un naming che rappresenti al meglio la nuova identità e su elementi grafici e visivi che comunichino in modo chiaro i suoi valori”. Ma, ripete Lo Stimolo, non è detto che questa sia la strada obbligata. “Se Harry e Meghan decideranno di puntare tutto sulla coppia, la costruzione di un nuovo brand diventerà superflua. Ormai ci sono diversi precedenti illustri: Brad Pitt e Angelina Jolie (i Brangelina), Barack e Michelle Obama, David e Victoria Beckham, Beyoncé e Jay Z, Bill e Melinda Gates, George e Armal Clooney. Le power couple sono moderne, dinamiche e soprattutto paritetiche, perché al loro interno non esistono gerarchie né ruoli prettamente ‘maschili’ o ‘femminili’. Mi piace pensare che questo sia uno dei motivi del loro successo”.