Hong Kong, ritirata la legge sull’estradizione. Ora s’indaghi sull’operato della polizia

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A seguito del ritiro formale della legge sull’estradizione, annunciato dalla governatrice Carrie Lam, il direttore generale di Amnesty International Hong Kong Man-Kei Tam ha rilasciato il seguente commento: “L’annuncio, lungamente atteso, del ritiro della legge sull’estradizione è uno sviluppo positivo. Ma non può far passare in secondo piano il fatto che le autorità di Hong Kong abbiano deciso di stroncare le proteste con modalità profondamente illegali che hanno danneggiato gravemente la fiducia dei cittadini e la legittimità del governo“.

“Adesso è più necessaria che mai un’indagine approfondita e indipendente sull’uso eccessivo e gratuito della forza da parte della polizia nei confronti delle proteste. Continuiamo a chiedere ai governi di sospendere le forniture di materiali non letali di ‘gestione della folla’ fino a quando quella indagine non sarà stata svolta e non saranno state poste in essere adeguate garanzie“.

“I problemi della legge sull’estradizione erano chiari sin dall’inizio e il governo avrebbe dovuto ritirarla mesi fa. Invece ha scelto di sfidare le proteste coi proiettili di gomma e i gas lacrimogeni, esasperando la tensione e dando vita a mesi di rivolta. L’annuncio di oggi è un piccolo passo avanti nella giusta direzione, ma ci vorrà molto di più per mostrare al mondo che le autorità di Hong Kong sono davvero intenzionate a rispettare i diritti umani e inviare alla popolazione il messaggio che quei diritti potrà ancora esercitarli a prescindere dagli orientamenti politici“.