Hong Kong: terzo giorno di proteste

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Ancora scontri tra polizia e manifestanti pro-democrazia a Hong Kong, nel terzo giorno di proteste a cavallo del Natale. Presi di mira i negozi della città considerati pro-Pechino. Diversi manifestanti vestiti di nero sono stati arrestati vicino all’interno dello shopping mall Tai Po, nei Nuovi Territori. Secondo i media di Hong Kong all’interno del centro commerciale ci sarebbero stati momenti di tensione: sono rimaste tracce di liquido di colore blu per l’identificazione dei manifestanti, che si ritiene spruzzato da armi per il controllo della folla usate dagli agenti. Preso di mira dai manifestanti anche lo shopping mall MoKo nell’area di Mong Kok, sulla penisola di Kowloon, mentre on line si sono ripetuti gli appelli a protestare anche in altri popolari shopping mall della città. La leader di Hong Kong, Carrie Lam, nella serata di ieri, aveva accusato i manifestanti di avere rovinato l’atmosfera natalizia della città. Questa mattina la polizia ha diffuso un comunicato sul pericolo della diffusione di armi da fuoco, dopo che venerdì scorso un diciottenne è stato arrestato per avere sparato un colpo di pistola contro gli agenti di polizia, senza colpire nessuno, e successivamente, la polizia ha sequestrato un fucile semi-automatico con 211 munizioni. “Chiunque porti o usi armi da fuoco nella città, porrà una seria minaccia alla sicurezza pubblica”, così il comunicato della polizia, che chiede ai cittadini di prestare attenzione e di lasciare immediatamente i luoghi dove si trovano le armi e avvisare la polizia “quando la situazione lo permette”.