HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA, NEL MONDO

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di Davide Gionco

Parliamo spesso di “sovranità popolare”, di cui la “sovranità nazionale” è certamente uno degli strumenti fondamentali.
Nel mondo tutti popoli hanno un enorme problema di sovranità. Ci siamo talmente immersi dentro che a volte ce lo dimentichiamo.
Abbiamo cercato di raccogliere insieme tutte le notizie sulle pesanti interferenze politiche e militari da parte degli Stati Uniti d’America nei vari paesi del mondo negli ultimi 100 anni.
L’elenco è impressionante. E lo sarebbe ancora di più se si riuscissero a calcolare tutti i morti originati da questi interventi, molto spesso a sostegno di dittature militari che hanno calpestato i diritti umani. Stiamo certamente parlando di molti milioni di persone uccise dalle azioni armate, dai vari squadroni della morte, da attentati. Persone scomparse, torturate.
Il tutto nel nome degli interessi del governo americano e delle multinazionali ad esso collegate.
Il tutto indipendentemente da chi fosse il presidente e di chi fosse la maggioranza al Congresso.
Certamente in tutti questi interventi gli americani hanno anche fatto qualche cosa di buono. Lo stesso si può dire di ogni dittatore “ha anche fatto qualche cosa di buona” (come ci ricordano i nostalgici di Mussolini, che dimenticano tutti i crimini compiuti da Mussolini e il fatto di aver portato l’Italia in guerra).

Nel mondo abbiamo un problema: l’esistenza di un sistema di potere che opera per assoggettare a sè il mondo, per imporre a tutti il proprio modello economico imperialista, in cui l’Italia è immersa fino al collo, che favorisce la concentrazione della ricchezza a vantaggio del famoso 1% del mondo.
Chi non si adegua viene sottoposto a pressioni di ognin tipo, dalla pervasiva azione culturale dei mezzi di comunicazione e di intrtattenimento, passando per indebite ingerenze nella politica locale, fino alla realizzazione di colpi di stato e di invasioni armate.
Chi non si adegua viene inserito nella “lista nera”, costituita oggi dai pochi paesi che ancora non si sono sottomessi e che sono oggetti di disinformazione sui giornali, di boicottaggi economici, di pressione militare.

Se parliamo di sovranità popolare, che in greco antico si chiamava Demo-crazia, non possiamo ignorare il problema di una superpotenza politica che si dice democratica, ma calpesta la Democrazia nel mondo ed anche al proprio interno.
Niente paura: non intendiamo organizzare una rivoluzione contro l’Impero, facendo la fine di tutti coloro che leggiamo nella lista qui sotto.

La Democrazia è una conquista graduale, prima di tutto un fatto culturale. Sarebbe già molto dire la verità su come stanno le cose e non fare finta che il problema non esista: per bene che vada, per almeno alcuni decenni restereno certamente in una Democrazia a spazio limitato.
Obiettivo di una vera forza politica democratica dovrebbe essere il progresso del paese verso un grado maggiore di Democrazia, nella cultura, nell’economia, nei diritti sociali, senza fare finta che la Democrazia sia un fatto già acquisito, perché non risponde al vero.

Riportiamo a seguire l’elenco degli interventi degli USA in altre nazioni sovrane e l’elenco dei paesi che attualmente ospitano basi militari USA, un fatto oggettivo che dimostra la non indipendenza democratica dalle loro decisioni.                                                                                                                                        fonte www. scenarieconomici .it