I colori che si portano ad aprile sono rosso e arancione

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Un generale non fa miracoli e la campagna per vaccinare gli italiani arranca, se si pensa che sabato negli Stati Uniti sono stati vaccinati in 4 milioni. L’agenzia europea del farmaco si chiede cosa fare con AstraZeneca, se vietarne la somministrazione ai meno anziani, dopo averla a suo tempo sconsigliata a più vecchi. Il Caffè sogna che l’Europa rompa il contratto con la Corporation anglo-svedese e le intenti causa. Per aver “abbellito” i dati della sperimentazione, non aver garantito le forniture nei tempi promessi, per non essere stata, come si chiedeva un tempo alla moglie di Cesare, al di sopra del ragionevole dubbio.
D’altra parte i giornali, presi a inseguire le tenzoni tra i polli della politica, non dicono delle elementari verità. 1) che ci vorrà tempo prima di riaprire cinema, teatri, ristoranti e prima di poter viaggiare con leggerezza; 2) che i soldi non bastano per tutti e quelli del Recovery servono per adeguare il modello di produzione e commercio alle sfide della riconversione ecologica e digitale, del rilancio di ricerca, sanità e scuola; 3) che molte imprese falliranno e lo Stato potrà soltanto aiutare le persone; 4) che certe misure di precauzione non saranno abbandonate, per timore delle varianti e perché un altro ospite sgradito presto si presenterà. Perché il dominio della natura, per zoonosi, provoca il salto di specie del virus.
Qualche notizia sul Mediterraneo, mare su cui ci affacciamo con 7.456 chilometri di coste. Draghi, emulo di Berlusconi” si vorrebbe “riprendere la Libia” scrive il Giornale. Libero preferisce la Turchia, che “tiene al largo i migranti”. Domani, che conta tra le sue fila alcuni buoni giornalisti d’inchiesta, racconta bene cosa celi l’inchiesta della procura di Trapani sulle Ong. Alla fine le Ong erano un pretesto e i giornalisti vennero spiati per nascondere i rapporti con la Libia. Navi alla guardia costiera di un governo inesistente e soldi a tribù di trafficanti e torturatori. Nel dicembre 2019 l’Onu definiva “la Libia, paese non sicuro”, ma Frontex continuava a consegnare ai libici gli africani in fuga. Perché ne facessero qualunque cosa. Qui appare come Salvini sia stato purtroppo un epifenomeno, perchè certe sconcezze sono attribuibili al “deep state”. A quel che diciamo di essere “brava gente”, dimenticando cattive azioni in Libia e altrove
A proposto di gente cattiva, il Kosovo si è liberato di Hashim Thaçi, un ex terrorista soprannominato “il serpente” che nell’inverno del 1999 vidi scegliere a Rambouilett dalla Segretaria di Stato Madeleine Albright (presidente Clinton) e dal francese Chirac (in Italia primo ministro D’Alema), come antidoto ai crimini del serbo Milošević Taçi è ora inquisito per “crimini di guerra” dal tribunale dell’Aia, e in Kosovo hanno eletto presidente una donna di 38 anni mentre guida il governo un’altra donna che rivendica la propria omosessualità.
Anche in Italia cacciato un vecchio fantasma, quello della censura. Usata per proteggere al cinema l’ipocrisia sessuale di chiesa e famiglia (Ultimo Tango) o prima per nascondere certe italiche malefatte. Il nonno del mio primo figlio, Guido Aristarci, finì addirittura in fortezza, a Peschiera, per aver pubblicato su Cinema Nuovo un articolo dal titolo “l’Armata s’agapò”. S’agapò vuol dire ti amo, ma la nostra armata in Grecia non aveva lasciato proprio un ricordo d’amore.

Corradino Mineo