I VERI “TRANSFUGHI”

0
54

Il primo modo di dire del 2021 è “avere la faccia come la Boschi”. Sempreché la faccia ampiamente rielaborata che domina le 87 interviste rilasciate nell’ultimo mese appartenga davvero alla deputata renziana che nel 2016 annunciò solennemente il ritiro dalla politica in caso di sconfitta al referendum. Ieri, nella speciale staffetta a mezzo stampa, la Boschi – o chi per essa– è toccata a Repubblica. E ha spiegato che “Conte sbaglia strada se spera di salvarsi con i transfughi”. Il che è possibile: non è affatto detto che si trovino abbastanza senatori per rimpiazzare la masnada renziana. Ma ciò che commuove è la definizione di “transfughi” e, soprattutto, il pulpito da cui proviene. Ma perché, la Boschi e tutti gli altri 47 parlamentari di Iv cosa sono, se non transfughi? Sono stati eletti nel Pd dagli elettori che non erano riusciti a mettere in fuga in quattro anni di rottamazione scientifica del partito. Nel 2018 comandavano ancora e respinsero la proposta di Di Maio di governare coi 5Stelle, spingendolo fra le braccia di Salvini e contribuendo a raddoppiare i consensi della Lega. Nell’agosto 2019, temendo le elezioni che li avrebbero spianati, proposero per primi il governo col M5S. E quando Zingaretti pose il veto su Conte premier, dissero sì a Conte premier. Poi, tre mesi dopo, se ne andarono in un nuovo partitucolo per “svuotare il Pd” a cui devono il seggio e per picconare il governo di cui fanno parte. E un anno fa, se non fosse arrivato il Covid, l’avrebbero rovesciato sulla riforma della prescrizione (che avevano promesso essi stessi nel 2015).
Ora ci riprovano e, se qualcuno con la testa sul collo è pronto a sostenere Conte per evitare la follia di una crisi al buio o financo di elezioni anticipate nel bel mezzo della terza ondata Covid, del Recovery plan e delle vaccinazioni, gridano ai “transfughi” mentre vanno in processione a Rebibbia da Verdini, il noto “transfuga” forzista che con altri “transfughi” di Ala&Ncd tenne in piedi per quattro anni il governo R.. Eppure sono stati loro a imporre, con FI e Lega, il mostruoso Rosatellum di impianto proporzionale che impone le alleanze non prima delle elezioni, ma dopo, dunque diversamente dal maggioritario non contempla il concetto di “transfughi”. Ieri, su Twitter, Giovanni Valentini ha lanciato un appello agli elettori Pd: “Se avete votato per un parlamentare passato a Italia Viva, scrivetegli per dirgli o dirle che cosa ne pensate se vota la sfiducia a questo governo”. Gli indirizzi email dei 48 eletti di Iv sono sui siti di Camera e Senato. Chi ha dato il voto al Pd e se lo vede scippare da questi transfughi scriva due paroline a loro e in copia anche a noi. Saremo lieti di pubblicarle sul Fatto.                                                                       di Marco Travaglio