Il 2019 è stato l’anno più caldo e secco degli ultimi cento, con il 33% in meno di precipitazioni

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I dati del Servizio Copernicus si riferiscono all’Australia e confermano anche come il ruolo del riscaldamento globale in questo disastro ambientale sia inequivocabile. Un dramma annunciato anche dall’IPCC solo pochi anni fa nel report Climate Change and Land, nel quale gli scienziati prevedevano un incremento degli incendi australiani, innescato proprio dalle temperature record, dalla mancanza di piogge e del conseguente prolungamento dei periodi di siccità.
Sicuramente vero che si tratta di un continente molto arido e quindi naturalmente più vulnerabile agli incendi, ma attenzione alla fake news! E’, infatti, in atto una vergognosa campagna di disinformazione mirata ad attribuire la maggior responsabilità degli incendi all’azione di singoli piromani, proprio allo scopo di fornire supporto alle surreali teorie dei negazionisti climatici. Lo rivela il sito di fact-checking Snopes e lo conferma anche il The Guardian, che insieme denunciano una precisa operazione mediatica condotta in rete con profili falsi, account troll e messaggi fuorvianti con il chiaro intento di sminuire l’impatto della crisi climatica globale nell’ecocidio australiano. Come sempre, non fidiamoci della propaganda online, ma andiamo alla fonte e documentiamoci sempre con studi e ricerche accreditati dalla scienza!