Il 2020 anno decisamente influenzato dall’incertezza causata dalla pandemia

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Il 2020 è stato decisamente influenzato dall’incertezza causata dalla pandemia, che ha determinato una decisa diminuzione (-18%)della propensione degli italiani a chiedere un finanziamento.
Entrando maggiormente nel dettaglio, malgrado l’ampliamento dell’offerta di credito sui canali digitali, negli ultimi 12 mesi si è registrata una contrazione del -25% per le richieste di prestiti personali e del -15% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali ad esempio auto e moto, articoli di arredamento, elettronica e beni per l’efficientamento energetico della casa. La fascia compresa tra i 40 ed i 55 anni è stata quella maggioritaria (25%) , seguita da quella tra i 35 ed i 40 anni.
Nel complesso si conferma in crescita il peso dei giovani al di sotto dei 25 anni, che pesano il 6% delle richieste totali, con una accentuazione ancora maggiore nel caso dei prestiti finalizzati, per i quali l’incidenza arriva al 6,5% del totale.
La dinamica negativa trova trova un solido riscontro anche in queste prime settimane dell’anno. In particolare è la componente dei prestiti personali a penalizzare la crescita dell’intero comparto. Tutte le rilevazioni settimanali hanno sistematicamente mostrato ritardi superiori al 15% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Indicazioni interessanti , collegati alla dinamica di alcuni consumi giungono dalle richieste di prestiti finalizzati che a febbraio sono tornate in territorio positivo sostenute dai finanziamenti per l’acquisto di impianti green e di beni per l’efficientamento energetico legati alla crescente esigenza di rendere la casa più efficiente e confortevole.
Nello specifico, per i prossimi mesi si prevede un andamento positivo dei prestiti finalizzati superiori ai 5.000 euro, con un incremento compreso in una forchetta tra il +2% e il +13%.
Infine, per i prestiti personali, che non hanno beneficiato del rimbalzo della domanda dopo la fine del lockdown, si prevede una crescita fino a +9% rispetto al primo trimestre 2020 e +14% rispetto al quarto trimestre 2020.
Nonostante queste prime settimane ancora deboli per l’anno in corso si prevede un recupero della domanda di credito da parte delle famiglie favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi e dal progressivo ritorno alla normalità.

Francesco Megna Referente Commerciale in banca