Il 2021 sarà il 130esimo anniversario della Dottrina sociale della Chiesa

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Fra le numerose iniziative in programma, la seconda edizione del libro sui “Cattolici Uniti” con un capitolo rinforzato dedicato all’opera del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi

Nel contesto dei progetti post-covid, la ripresa dei patti di amicizia con la Città di Lezha, in Albania del Nord, in connessione sia con il varo di eventi intitolati a Santa Madre Teresa, sia con il varo di un nuovo progetto industriale attrezzato italo-albanese sotto l’egida della UE

Potrebbe essere intesa come una notizia a uso dei soli addetti ai lavori, ma così proprio non è, e così del resto non potrebbe essere in ragione, prima di tutto, dei suoi protagonisti e della universalità degli atti in oggetto.

Parliamo della Dottrina sociale della Chiesa Cattolica, vale a dire l’insieme delle lettere Encicliche e delle intense elaborazioni di carattere programmatico ampio con le quali, dal 1891 a oggi, i Pontefici che si sono avvicendati sul trono di San Pietro hanno offerto, a beneficio di Credenti e laici e delle Istituzioni politiche nazionali e internazionali, indicazioni di principio valoriale e conseguenti orientamenti operativi e attuativi per governare, nelle diverse epoche storiche, i fenomeni di trasformazione strutturale nelle società e nelle economie; e per intervenire con saggezza sulle “questioni sociali” che si sono accompagnate in occasione di ogni evoluzione industriale e scientifica e del suo collegato aspetto finanziario.

La Dottrina Sociale Cattolica, fin dalla promulgazione della prima Enciclica, la “Rerum Novarum” – letteralmente “Vento di novità” – redatta e pubblicata da Papa Leone XIII il 15 maggio 1891, è consistita nella interpretazione autentica aggiornata del complesso di principi e messaggi cristiani e aneddotici racchiusi nella letteratura evangelica, operata dagli stessi Pontefici per rispondere alle necessità rimaste irrisolte e ai fabbisogni nuovi ed emergenti. Non a caso, la più recente lettera Enciclica, dal titolo “Fratelli Tutti”, risale allo scorso 15 ottobre, promulgata ad Assisi da Papa Francesco per offrire alla comunità pastorale e credente, e alla convivenza umana più generale, le linee guida dell’azione per salvaguardare e non disperdere la Fede e la Fiducia nella complessa società del post-covid.

Linee d’azione fra le quali, 130 anni fa, Papa Leone XIII indicò espressamente l’educazione al risparmio intesa come capacità di trarre dal lavoro una quota di reddito da destinare alle necessità posticipate proprie e della famiglia, in senso principalmente immobiliare, formativo e assicurativo.

Con l’evolversi delle complessità industriali, scientifiche e in parallelo delle transazioni commerciali e monetarie, l’educazione al risparmio si è evoluta a propria volta in educazione finanziaria fino a oggi, diventando una scienza interconnessa con le altre e coinvolgendo l’educazione integrale della persona come risparmiatore, consumatore e investitore nei settori a più forte impatto e responsabilità sociale, dalla salute all’ambiente all’alimentazione.

Aspetti sui quali si sono soffermati, specialmente dalla fine della guerra fredda nel 1991, i grandi Pontefici contemporanei, da Papa Wojtyla a Ratzinger fino appunto a Francesco, che ha arricchito la Dottrina della Chiesa con le due grandi Encicliche Laudato Si’ (2015) e Fratelli Tutti (2020), sollevando la questione centrale della finanza da coltivare come fattore produttivo al servizio dell’economia tangibile, reale, e di sviluppi politici, aziendali e lavorativi dal basso.

In occasione dello speciale anniversario compiuto dalla Dottrina Sociale della Chiesa, da qui al mese di maggio sono state programmate alcune iniziative di prossima attuazione, tra le quali la seconda stampa del libro “Cattolici Uniti per benedire un’Italia nuova”, di Ivano Tonoli, Erminio Brambilla e Alessandro Zorgniotti, che dedicherà, come nella prima edizione che fu presentata a Fossano nel 2019, un fondamentale capitolo all’opera editoriale e divulgativa del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, il quale apporterà per l’occasione alcuni inediti contributi.

Le iniziative si collocano nel contesto della ripresa post-covid del patto di amicizia e di collaborazione fra le Città di Fossano nel Cuneese e di Lezha nell’Albania del Nord, dove proprio le iniziative sostenute e ospitate da Ghisolfi hanno creato le premesse per designare Lezha stessa sede del primo Parco industriale, biomedicale e logistico attuato in partnership con il Governo di Edi Rama e attrezzato con i fondi del Piano di investimenti che porta il nome dell’ex Presidente della Commissione Europea Juncker.