Il 90% delle persone vive in luoghi che hanno livelli di inquinamento dell’aria superiore ai limiti fissati

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Sette milioni di persone muoiono ogni anno per problematiche riconducibili all’inquinamento dell’aria. Abbiamo fatto del nostro pianeta un grosso polmone nero e ne paghiamo le conseguenze. Oggi è la Giornata mondiale dell’ambiente. Ogni anno è dedicata a un tema: quest’anno si parla di inquinamento atmosferico. Trasporti, agricoltura intensiva, consumo energetico, industria: le emissioni di gas serra stanno distruggendo il Pianeta. Vale in tutto il mondo (all’India va il triste primato di Paese più inquinato della Terra, poi la Cina) ma vale anche per l’Italia: nel 2018 in 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono. In 24 dei 55 capoluoghi il limite è stato superato per tutti e due i parametri, per cui i cittadini hanno respirato aria inquinata per almeno 4 mesi nell’anno. Miniamo l’aria, contaminiamo i cibi, compromettiamo lo sviluppo dei bambini, attentiamo alla salute delle persone: l’attenzione sui cambiamenti climatici è quella della vita e del futuro. Non è un tema politico degli ambientalisti ma di tutti. Una battaglia dell’umanità: gli strumenti e le tecnologie ci sono. Governi, economie, comunità e persone devono intraprendere azioni collettive e personali: energie rinnovabili, tecnologie verdi, nuove abitudini. Una sfida da vincere.