Questo è l’ennesimo bluff alle spalle degli italiani.
Se si sciolgono subito le Camere per andare al voto è impossibile garantire il diritto dei parlamentari a chiedere il referendum confermativo sulla eventuale riforma costituzionale.
Se il Parlamento approva la riforma costituzionale che taglia il numero degli eletti, non si può tornare al voto prima di sei o sette mesi.
Questi sono i tempi che , per coordinato disposto, sono definiti dall’articolo 138 della Costituzione.
Tale articolo prevede che se la riforma della Carta viene approvata senza una maggioranza dei 2\3 di Camera e Senato, entro tre mesi uno 1\5 dei deputati o dei senatori o 500mila elettori o 5 consigli regionali possono chiedere “il referendum confermativo”.
Se le Camere vengono sciolte subito dopo l’approvazione delle legge, chiaramente viene tolto il diritto ai parlamentari di chiedere la consultazione popolare.