Questa volta sono le donne che fanno la differenza.
Oggi, con la prima partita, inizia l’avventura mondiale per le ragazze del calcio azzurro. Protagoniste di uno scenario sempre appannaggio dei colleghi maschi.
Questa volta non sarà così, l’Italia pallonara orfana e bastonata, dovrà sedersi in poltrona, tifare ed applaudire le atlete che hanno conquistato, a dispetto del silenzio mediatico, una competizione mondiale di tutto rispetto.
Una grande disparità di trattamento, non solo mediatica ma anche economica. A parità di competizioni c’è differenza non solo per il valore economico del premio ma specialmente per il fatto che gli sport professionistici, calcio compreso, sono solo per gli uomini.
Oggi le nostre atlete, dopo gli stessi sacrifici e la stessa dedizione, dei loro colleghi, scendono in campo come dilettanti…. non è accettabile.
Su queste disparità, ho voluto porre l’attenzione presentando un Ordine del Giorno, collegato alla discussione della Proposta di Legge di Stabilità Regionale 2019, in cui chiedo di aderire alla nuova “Carta europea dei diritti delle Donne nello Sport”.
Riconoscimento per il diritto ad avere le stesse opportunità, per uomini e donne, di praticare sport e di vedersi riconosciuti oneri e onori.
