La pandemia ci mette di fronte ad un cambiamento necessario ed indispensabile per affrontare le crisi del futuro e non ripetere gli errori del passato, quegli errori che stanno generando centinaia di migliaia di morti. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) parla di “ grande reset”, cioè grande cambiamento, ma lo vede guidato dalle grandi compagnie, dalle banche d’affari e dai privati. Ma non sono forse proprio le grandi compagnie, le banche d’affari ed i grandi “privati” che hanno condizionato lo sviluppo che abbiamo vissuto sinora dove gli interessi dei privati hanno condizionato le scelte degli stessi governi? Il pubblico ed ovviamente il pubblico interesse, che spesso non coincide con quello delle grandi multinazionali, deve tornare a guidare le scelte dei governi e quello di Draghi non fa eccezione. Il Movimento 5 Stelle vuole che sia la politica a governare l’economia e non viceversa. Il pubblico deve tornare a svolgere il suo compito che è quello di indicare una strada di sviluppo che sia inclusivo, abbatta le disparità socio economiche e garantisca una sostenibilità degli ecosistemi in cui viviamo. Ed il pubblico deve controllare che le scelte fatte siano rispettate e non ci siano conflitti di interesse e che il il controllato non sia anche controllore come troppo spesso è accaduto sinora, con tutti i disastri che questo ha generato.
