Il CILE INSORGE NELLE PIAZZE, CON REPRESSIONE VIOLENTISSIMA

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Le immagini che arrivano dal Cile sono tra le più agghiaccianti in questi giorni di tormento. La ferocia della repressione fa pensare a vecchi momenti della dittatura che i cileni ben ricordano, e che ricorda anche l’occidente.
Sono almeno 18 i morti in queste settimane di scontri, tra cui un bambino di 4 anni.
Quasi mille le persone arrestate, e centinaia i feriti. Un milione di manifestanti si sono comunque riversati a Santiago per protestare contro il caro vita e la crisi economica.
Si parla di saccheggi e furti, anche ad opera dell’esercito, e filmati delle violenze circolano sulla rete da giorni.

Davanti a tutto questo, il Parlamento Europeo ha pensato bene di bocciare una proposta di discussione in merito. Lo ha fatto votando contro alla proposta di dibattito in aula avanzata da Eugenia Palop, del gruppo GUE.
Certamente non lo hanno bocciato i nostri europarlamentari 5 Stelle, che hanno votato a favore. Purtroppo però non è servito, evidentemente anche in Europa si fa fatica a voler portare la discussione su un piano condiviso.

È importante che eventi come quelli che stanno scuotendo le piazze del mondo siano invece discussi dalla comunità internazionale, l’Unione Europea è un organo troppo importante, non deve girarsi dall’altra parte.

A breve, la vice ministra per gli Affari Esteri Marina Sereni riferirà proprio sulla situazione in Cile, vi tengo informati.