Sono molto dure le parole usate dall’immunolga Antonella Viola contro l’ipotesi che il governo di Mario Draghi possa introdurre l’obbligo di tampone per i vaccinati per accedere ai grandi eventi. Nel suo ultimo editoriale pubblicato su La Stampa, la docente di Patologia parla di questa possibilità come di qualcosa che andrebbe a minare la credibilitò della vaccinazione.
Tampone ai vaccinati, le parole di Antonella Viola
“La richiesta di un tampone a chi è vaccinato e rientra dai paesi europei – ha scritto Viola – non solo mette in discussione l’Europa (come giustamente sottolineato da Macron) ma mina la credibilità della vaccinazione. Così come la proposta di chiedere i tamponi anche alle persone vaccinate per accedere a cinema e teatri, penalizzando tra l’altro settori che hanno già molto sofferto e che non hanno avuto un ruolo importante nella trasmissione del virus”.
Antonella Viola sul tampone per i vaccinati
Per Antonella Viola si tratterebbe di “misure inutilmente punitive per chi il vaccino lo ha fatto” che andrebbero a creare una “comunicazione ansiogena” e che soprattutto “rischiano di alimentare le assurde argomentazioni dei no vax“. Molto meglio, per la dottoressa, sarebbe l’introduzione dell’obbligo vaccinale.

