IL CRISTO DERISO, CAPOLAVORO DI CIMABUE, AGGIUDICATO A 24 MILIONI DI EURO IN FRANCIA. UNA GRAVE PERDITA PER L’ITALIA

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Lo possedeva una signora che, ignorandone la paternità e il valore, l’aveva appeso in cucina vicino ai fornelli.

L’opera, rarissima, partiva da una base d’asta di 4 milioni di euro. Speravamo che lo Stato italiano lo acquistasse essendo un’opera di eccezionale rilievo, che avrebbe arricchito il patrimonio artistico nazionale. Il prezzo base non era irraggiungibile, ma ha lievitato oltre ogni previsione, tanto da raggiungere la somma da capogiro di 24 milioni di euro. A tali condizioni se lo è assicurato un acquirente rimasto ignoto. C’è da sperare, almeno, che il capolavoro di Cimabue arrivi come destinazione finale ad un museo, sicché possa essere ammirato dal pubblico e non resti confinato in una collezione privata di qualche magnate, che ne riservi la godibilità a sè medesimo e ad un gruppo sparuto di amici.
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