Il fumo: un killer che uccide in maniera lenta e silenziosa

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Close-up Of A Woman's Hand Holding Broken Cigarette

Le conseguenze mortali del fumo. Gli effetti collaterali sullo stato fisico e psicologico dell’uomo.

Il fumo è una vera e propria piaga dei giorni nostri, ma tra quelle che si potrebbero evitare. L’uomo, in questo caso, ha il potere di eliminare definitivamente la dipendenza da questo malvezzo, ma purtroppo risulta essere quasi impossibile, perché il fumo non provoca il cancro: il fumo è il cancro!

In Italia una persona su cinque fuma. Le cifre ci dicono che gli uomini e le donne che fumano sono rispettivamente circa 7 e 4 milioni, con un numero maggiore di fumatrici al Sud. E i numeri sono sempre più in aumento, soprattutto tra i giovanissimi. Attualmente, la media giornaliera è di 12 sigarette e si stima addirittura che possa raddoppiare nei prossimi decenni, insieme al numero di fumatori.

Come riportato nella sezione dedicata al fumo sul sito dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro): “Se tutti smettessero di fumare il numero dei casi di tumore crollerebbe“.

Il fumo è la prima causa di tumore al polmone, ma danneggia anche altri organi e, seppur in percentuale minore, è all’origine di altre numerose forme di tumori, quelli a vescica, rene, stomaco, cervice, seno, esofago, cavità orale.

Il fumo è anche responsabile di malattie respiratorie e cardiovascolari, riduce la fertilità in entrambi i sessi, aumenta la mortalità fetale e può innescare un meccanismo a catena in soggetti con un sistema immunitario già di per sé, carente.

Nel 90% dei casi, i tumori del polmone sono provocati dal fumo e i decessi per tumori attribuibili ad esso, sono circa del 30%. Il rischio di mortalità è tre volte maggiore in un fumatore rispetto ad una persona che non ha mai fumato.

Il paradosso è che le cifre si concentrano soprattutto tra i ceti meno abbienti e meno istruiti. Questo non significa che il fumo è prerogativa assoluta per indigenti e analfabeti, ma è sicuramente per questi un riparo dai problemi quotidiani di sostentamento economico, oltre al fatto che non si ha, una conoscenza specifica delle conseguenze negative derivate dal fumo e chi ce l’ha, preferisce non pensare alle tragiche conseguenze. Lo spirito di sopravvivenza si innesca solo quando non si ha via di scampo di fronte ad un determinato problema, solo a quel punto lo si affronta.

Il fumo da sempre risulta essere uno stile di vita, una moda, un modo per pavoneggiarsi e prevaricare sull’altra persona, ci rende apparentemente forti davanti agli occhi degli altri, si attua così in noi un meccanismo di difesa verso il mondo esterno, mentre in realtà si tratta semplicemente di quella corazza che ci creiamo per nascondere i nostri pensieri, le nostre emozioni.

Non dimentichiamo che il fumo provoca anche dipendenza dalla nicotina, una sostanza chimica che si insidia nell’organismo, ecco che quest’ultimo non riesce a farne più a meno.

Fumare significa inalare delle sostanze tossiche e radioattive per il nostro organismo, presenti nel tabacco: acido cianidrico, ammoniaca, benzene, arsenico, butadiene, polonio, nichel, anidride carbonica, nichel, catrame; sono queste solo alcune delle migliaia di sostanze chimiche contenute in esso e inalarle piuttosto che ingerirle, ne aumenta la tossicità, in quanto queste sostanze circolano liberamente nei nostri polmoni restando intrappolate al loro interno.

Quando fumiamo inoltre, dovremmo prendere coscienza del male che facciamo a noi stessi e agli altri, ai nostri cari e in generale a chi ci circonda.

Secondo le statistiche, il fumo passivo è causa di tumore ai polmoni anche per chi non ha mai fumato, del 25% di donne non fumatrici e del 35% di uomini non fumatori.

In totale sono circa 5 milioni le persone che si ammalano di cancro ai polmoni e purtroppo i casi sono in aumento.

La prevenzione dunque è fondamentale. Ci vogliono decenni perché un fumatore torni ad avere i bronchi come quelli di una persona che non ha mai fumato, dunque non dipende tanto dal numero di sigarette consumate quotidianamente, quanto dal tempo che si vive senza fumare.

Il cancro, sappiamo,è provocato da alterazioni del DNA e, secondo recenti ricerche in campo biologico, il DNA viene compromesso dalle condizioni ambientali, dai raggi solari e dal fumo. Le sostanze chimiche presenti nell’aria danneggiano i nostri geni e ciò facilita queste alterazioni, genitrici del cancro.

Oggi si parla spesso di terapia genica. Da quando si è compreso che il cancro deriva dai geni che nel nostro DNA si trasformano, si è puntata così l’attenzione su un nuovo meccanismo, chiamato “trasfezione”, in altre parole, si sostituiscono i geni difettosi con quelli inalterati.

Ecco che l’uomo ha un’arma potente nelle sue mani per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri.

Dire a sé stessi: “Posso farcela” non è impossibile, almeno per quel che riguarda i mali da egli stesso provocati, per gli altri ci affidiamo a mani migliori.