Il Garante per la Privacy ha avviato unʼistruttoria sulla violazione dei dati personali legata alla “falla”

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Sono oltre 1,5 milioni le domande inoltrate al portale dell’Inps per richiedere il bonus previsto dal decreto sull’emergenza coronavirus. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sottolineando che il sito “è comunque riuscito a rimanere in piedi” nonostante la mole di dati. Il presidente dell’Inps “ha già spiegato che il sito ha subito diversi attacchi e per questo è stato messo in sicurezza per alcune ore”, ha aggiunto.

Fino alle 16 accesso al sito per gli intermediari, poi ai singoli cittadini “La novità di questa notte è questa: l’Inps ha abilitato l’accesso delle domande sui bonus dedicando l’accesso dalle 8 di stamattina alle 16 ai cosiddetti intermediari: patronati, professionisti, associazioni di impresa, tutti coloro che sono accreditati per rappresentare i cittadini nell’inoltro della domanda. Nell’anno scorso – pre covid – l’80% delle domande arrivate all’Inps erano mediate da questi soggetti. Dalle 16 in poi tocca ai cittadini singoli”. Lo ha spiegato Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps.

Sito Inps in tilt, Garante Privacy avvia istruttoria Il Garante per la Privacy ha avviato un’istruttoria sulla violazione dei dati personali legata alla “falla” che si è aperta ieri nel sito dell’Inps, “allo scopo di effettuare opportune verifiche e valutare l’adeguatezza delle contromisure adottate dall’ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati”. L’Autorità sottolinea anche l'”assoluta necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli, ad esempio sui canali social”.