Il Gruppo europeo delle Casse di Risparmio (ESBG)

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Il Gruppo europeo delle Casse di Risparmio (ESBG): una galassia di 885 Istituzioni bancarie e finanziarie al servizio delle imprese e delle PMI con 1000 miliardi
Un esempio di armonica cooperazione fra Nazioni, fin dall’ufficio di Presidenza con il tandem tedesco-italiano con Presidente Schleweis e Vice e Tesoriere Ghisolfi
Se nei mesi di massimo picco della recessione economica da pandemia, il tessuto connettivo europeo è stato in ogni caso in grado di evidenziare una certa capacità reattiva, il merito è senza dubbio ascrivibile allo scatto di orgoglio di cui le Istituzioni della UE sono state protagoniste con dei (primi) provvedimenti di crescita ragionata degli aiuti di Stato e di svincolo degli investimenti pubblici. Non deve tuttavia essere dimenticato che un’altra parte del merito è da ascrivere, in misura altrettanto importante, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, all’agire sia congiunto sia singolo del settore bancario, promosso a pieno titolo nella funzione di co-protagonista della politica economica alla pari con la componente istituzionale di Unione e Stati. Un modello assolutamente esemplare è quello che si può ricavare – in maniera del tutto istantanea e agevole – dalle cifre macroeconomiche riassuntive dello ESBG, sigla che indica lo “European Saving Banks Group”, cioè il Gruppo Europeo delle Casse di Risparmio e delle Istituzioni dalle stesse originate (come le Fondazioni ex bancarie nel caso dell’Italia). Costituito nel 1963, come patto federativo tra una pluralità di Associazioni nazionali di Istituti bancari a vocazione “retail”, lo ESBG, al quale l’Italia aderisce per il tramite dell’ACRI presieduta prima dall’Avv. Giuseppe Guzzetti e ora dal Prof. Francesco Profumo, esprime una galassia di Istituzioni creditizie – finanziarie che con 1000 miliardi totali di crediti in corso sostengono la liquidità e gli investimenti nel settore delle imprese con uno speciale livello di considerazione per le PMI alle quali si indirizza almeno la metà delle politiche di aiuto all’economia reale.
Parliamo di un impegno paragonabile a quasi la totalità del credito bancario accordato al sistema imprenditoriale di un Paese industrializzato come l’Italia, e al 30% del totale degli aiuti statali ammontanti a 3000 miliardi autorizzati da un Ente pubblico sovrannazionale, la Commissione UE di Bruxelles, contro il covid-19. Agli affidamenti rivolti ai settori produttivi, si affianca il “secondo welfare”, nel contesto della missione fondativa delle CR in Italia – dove la funzione dal 1990 viene svolta ovvero condivisa assieme alle Fondazioni ex bancarie – e in tutta Europa. I numeri sono di assoluto rispetto: i dati di ESBG indicano 400 miliardi di crediti e di erogazioni per il solo settore del cosiddetto “housing sociale”, nel quale proprio grazie al lavoro di Guzzetti prima e di Francesco Profumo attualmente l’Italia è un esempio di eccellenza, mentre dal punto di vista degli aiuti sociali e filantropici, e degli interventi di liberalità per i progetti di sviluppo al lavoro e all’inclusione, le risorse annualmente spese sono in media tra 1,3 e 1,7 miliardi di euro, per intenderci ben di più di quanto i governi Conte 1 e 2 hanno stanziato in tre anni per il fondo accordato al contrasto delle povertà. Non solo: accanto all’intensa attività erogativa diretta, le Casse di Risparmio, gli Enti ex bancari, gli Istituti “retail” – associati allo ESBG – hanno concorso alla realizzazione delle politiche pubbliche anche nel ruolo di contribuenti, aspetto quest’ultimo che per l’Italia è stato sottolineato da Francesco Profumo vertice di ACRI e della Compagnia di San Paolo: su base europea, l’insieme dei loro versamenti ai diversi Erari nazionali è stato nel 2019 di 6,6 miliardi. Il fattore decisivo è la solidità dei patrimoni salvaguardati, pari a 5300 miliardi aggregati che mettono le Casse nella condizione di consolidare e accrescere il monte creditizio. L’apporto occupazionale diretto delle Società e Istituzioni finanziarie rientranti nello ESBG consta di 664.000 unità di personale addetto agli 885 fra Enti e Istituti radicati nel cuore dei singoli territori regionali dell’Europa attraverso una rete concreta di 47.500 agenzie, filiali e sportelli a cui si rivolgono 164 milioni di persone fra clienti correntisti, risparmiatori, mutuatari, sulla base di rapporti fiduciari e di prossimità geografica e intergenerazionale. Lo ESBG, per la propria configurazione statutaria fondata sull’essere un Gruppo federativo – sussidiario costituito da oltre 20 Associazioni nazionali, si qualifica ulteriormente al proprio interno per un’armoniosa collaborazione, tra le delegazioni e le rappresentanze nazionali, che si evidenzia dalla formazione degli organismi collegiali direttivi e dal suo Ufficio di presidenza: dal 2018, al vertice dello ESBG è il tedesco Helmut Schleweis – a capo dell’Associazione delle CR della Germania federale – coadiuvato da un Vice Presidente con compiti di Tesoriere designato nell’italiano Beppe Ghisolfi, il quale rappresenta il nostro Paese anche nel consiglio di amministrazione del WSBI, che è su base mondiale il Gruppo associativo delle Casse medesime. Completano la composizione dell’Ufficio di Presidenza, i Vice Presidenti Isidro Fainé, spagnolo a propria volta al vertice dell’Istituto Mondiale delle Casse di Risparmio (appunto il WSBI prima citato e rispetto a cui lo ESBG è Associazione consorella per l’Europa), Laurent Mignon (Francia), Jens Henriksson (Svezia) e Gerhard Fabisch (Austria). Le Nazioni aderenti allo ESBG, a conferma ulteriore della vocazione inclusiva e integrata dello stesso, sono 18, per un totale di 23 realtà associative e istituzionali iscritte, e sono in ordine alfabetico i seguenti Paesi:
Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia (con l’adesione di ACRI e Pri-Banks, Associazione quest’ultima delle Banche private) Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna e Svezia. Nuovo Direttore Generale dello ESBG, e del WSBI, è il tedesco Peter Simon, designato dal Consiglio del Gruppo in affiancamento, e avvicendamento, al General Manager uscente Chris De Noose. Lo ESBG partecipa alle consultazioni che, per le decisioni di competenza delle diverse Istituzioni comunitarie UE – Parlamento, Commissione, Banca Centrale BCE, Autorità bancaria europea EBA – riguardano i provvedimenti e le regole destinate a incidere sulle attività delle Istituzioni di erogazione finanziaria e creditizia. La medesima funzione viene svolta dal WSBI nei rapporti con le preposte Istituzioni regolatrici di rango mondiale, a partire dal Fondo Monetario Internazionale e dai Gruppi del G7 e del G20 che riuniscono le principali Nazioni del Pianeta per livelli di economia e industrializzazione. Entrambi con Ufficio centrale a Bruxelles, ESBG e WSBI stanno dedicando una rilevante mole di impegni, attività e iniziative ai temi dell’educazione economico-finanziaria, in ragione della propria diretta competenza su numerose e strategiche Nazioni emergenti e in via di sviluppo in tutti i Continenti del globo, e alle questioni legate alla “moneta digitale” e ai pagamenti elettronici, accelerate dall’effetto del covid e bisognose di una regolamentazione coordinata e univoca di respiro transnazionale che a oggi può contare sulle buone prassi sviluppate dagli Istituti bancari e dalle loro Associazioni di categoria e rappresentanza.