Il lago di Garda come l’oceano, la rotazione terrestre rimescola le sue acque

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Nel Lago di Garda avviene un fenomeno tipico dei grandi mari: la rotazione della Terra modifica il movimento delle acque, causando una circolazione secondaria che trasporta ossigeno e nutrienti, migliorando l’ecosistema. La afferma uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai gruppi dell’Università di Trento e dell’Università olandese di Utrecht coordinati, rispettivamente, da Marco Toffolon e Henk Dijkstra. Il rimescolamento, ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa Sebastiano Piccolroaz, uno degli autori, è fondamentale per la qualità delle acque del lago, anche in profondità. Non ci aspettavamo di osservare in un lago relativamente stretto come il Garda un fenomeno tipico delle acque costiere degli oceani e dei grandi laghi”.

Il lavoro è il risultato di un’intensa campagna di raccolta dati sul campo durata due anni, dal 2017 al 2018, e supportata da simulazioni al computer del movimento delle acque. “Quando il vento soffia lungo l’asse principale del Garda – ha chiarito Piccolroaz – la rotazione terrestre provoca una circolazione secondaria che sposta le acque del lago lateralmente, da una costa all’altra. Questo moto – ha aggiunto – oltre a creare differenze di temperatura tra la sponda del Veneto e quella della Lombardia, determina il rimescolamento di ossigeno e nutrienti dalla superficie fino al fondo del lago, a 350 metri. Con grandi vantaggi – ha rilevato lo studioso – per l’ecologia del lago e la qualità delle sue acque. Il prossimo passo – ha concluso – sarà studiare gli effetti del cambiamento climatico sul rimescolamento profondo delle acque nel Garda”.