Il mercato globale dei farmaci cresce al ritmo di 50 miliardi di euro l’anno

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Cinquanta miliardi di euro, spicciolo più, spicciolo meno. A tanto dovrebbe aggirarsi la crescita totale del mercato globale dei farmaci nel 2020. Una stima prevista nell’ultimo rapporto “Vantage 2020 – preview” di Evaluate, il colosso che dal 1996 si occupa di previsioni, trend e dati sul mondo del pharma. La spinta maggiore arriverà ancora una volta dagli oncologici e in parte dalle cure per le malattie rare, prima fra tutte la fibrosi cistica. Secondo il report, ben quattro degli otto principali prodotti attesi per il 2020 con un fatturato maggiore di 1 miliardo rispetto al 2019 di dollari arriveranno dall’area oncologica. Buoni risultati si attendono anche da prodotti che contrastano l’interluchina e dagli anti coagulanti orali. In frenata dovrebbero invece risultare i medicinali contro l’epilessia, e l’epatite C, così come i vaccini, settore che rimarrà saldamente appannaggio di tre solo aziende, ovvero Gsk, Merck e Sanofi.

Il 2019 si è chiuso anche con un altro evento importante, l’annuncio del governo Trump di una possibile apertura alle importazioni di farmaci già autorizzati in altri paesi allo scopo di abbassare i prezzi negli Usa. Una mossa che potrebbe venire letta in chiave pre-elettorale e avere ripercussioni su tutto il mercato globale. Anche perché, l’anno appena finito, ha visto un rallentamento del numero di approvazioni da parte della Fda, la Food and drug administration, l’ente regolatorio statunitense del settore. Evaluate sottolinea le preoccupazioni sul fatto che molti prodotti innovativi apportino scarsi benefici rispetto al farmaco esistente, nonostante i prezzi elevati. Una politica di riduzione che parta dagli Stati Uniti potrebbe dunque portare ad una scossa a livello mondiale. Sono destinati a “tenere” anche i farmaci equivalenti, che secondo l’Ufficio studi di Assogenerici, hanno resistito nei primi nove mesi del 2019 all’andamento negativo del mercato farmaceutico. Proseguirà l’avanzata dei biosimilari, soprattutto su mercati in espansione come quello italiano.
La difficoltà di distribuzione dei salva-vita

Ma, a fronte di un mercato in costante crescita, restano criticità nella diffusione di farmaci salvavita, soprattutto in alcune zone disagiate nel mondo. Insulina, tbc, polmonite, Ebola e Hiv sono le cinque malattie individuate da Medici senza Frontiere che ha affidato ad Adnkronos Salute alcune richieste. “Sulla tubercolosi, abbiamo fatto enormi progressi, ma le case farmaceutiche hanno imposto un prezzo così alto sui singoli medicinali da renderli troppo costosi per coloro che ne hanno bisogno – dice Msf -. Stessa cosa per l’insulina, 100 anni fa ceduta dai suoi scopritori a un dollaro e ora controllata da sole aziende che abusano della loro posizione di monopolio”.
Il problema Hiv resta una priorità

“Per l’Hiv, oggi quasi 25 milioni di persone vivono in buone condizioni di salute e seguono una cura a un prezzo di soli 65 dollari all’anno.Ma i bambini malati sono stati dimenticati: non esiste alcun incentivo commerciale per le società farmaceutiche a investire specificamente in trattamenti pediatrici – aggiunge la nota di Medici Senza Frontiere – Polmonite e ebola sono le altre malattie “dimenticate”, soprattutto per i più piccoli in paesi considerati non sufficientemente poveri per ricevere finanziamenti per i vaccini. Il 2020 dovrà essere l’anno per accedere a nuovi farmaci a prezzi accessibili in ogni parte del mondo”.