Il ministero dell’Istruzione da anni è considerato un parcheggio per notabili di partito in cerca di collocazione

0
64

Dal 2013 abbiamo avuto ben cinque ministri e, in seguito alle dimissioni di Lorenzo Fioramonti del M5S, verrà nominato il sesto. Oltre ogni considerazione sulla decisione del ministro uscente, è tempo di affidare quell’incarico a una personalità autorevole e capace di far capire ai partiti che il sistema dell’istruzione è il “core business” di un Paese moderno.

Abbiamo il tasso di abbandono scolastico più alto d’Europa: 14,5 studenti su 100 non completano il ciclo di studi che hanno iniziato. I diplomati sono 17 punti sotto la media europea. Solo il 27,8 per cento dei trentenni è laureato, contro il 40,7 per cento di Francia, Spagna e Regno Unito.

L’Italia non è mai stata ignorante, nemmeno nei momenti più bui: ora rischia di diventarlo. Spero che il governo abbia finalmente il coraggio di affrontare questa emergenza con una nomina indipendente e di altissima qualità, una persona in grado di dare risposte su una questione che sta a cuore e preoccupa tutti gli italiani.