Il Ministro della Salute è intervenuto a Domenica In

0
57
speranza

Dobbiamo guardare con fiducia alle prossime settimane

Queste le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza che nel corso della trasmissione di RAI 1 “Domenica In” ha illustrato in quadro ottimista di quello che ci potremo aspettare nelle prossime settimane. Con lunedì 26 aprile moltissime regioni si appresteranno a ritornare in zona gialla, che porterà tra le altre cose a molte riaperture quali ristoranti, cinema, teatri, ma anche sport di contatto. “Domani facciamo un primo passo. Monitoriamo settimana per settimana, se ci saranno le condizioni, io sarò il più felice di tutti”, le parole del Ministro Speranza.
Covid, l’intervento di Speranza a Domenica In

Guardare con fiducia nelle prossime settimane e grande prudenza nel procedere un passo alla volta. A dirlo il Ministro della Salute Roberto Speranza. Nella trasmissione Domenica In il Ministro ha portato sul piatto molti temi a cominciare dall’importanza di raggiungere l’obiettivo di 500 mila vacinazioni al giorno che secondo il Ministro della Salute è alla portata dell’Italia.

Il Ministro ha poi aggiunto: “Monitoriamo settimana per settimana, se ci saranno le condizioni, io sarò il più felice di tutti a fare ancora dei passi avanti sul coprifuoco come su ogni altra misura, perché il nostro obiettivo è far ritornare la vita che avevamo prima di questo Covid , però si può fare quando ci sono le condizioni e i passi vanno fatti con prudenza, con cautela, altrimenti rischiamo di tornare indietro”.
Vietato l’ingresso in Italia a chi è stato in India negli ultimi giorni

Nel frattempo il Ministro Speranza con un post su Facebook ha annunciato che ha firmato un’ordinanza che pone il divieto all’ingresso in Italia a chi è stato in India negli ultimi 14 giorni aggiungendo che: “I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione”.