Il nostro impegno per le Marche alle #Elezioni2020

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Stiamo lavorando al programma.
Quello che da sempre è stato a cuore ai portavoce ed agli attivisti delle Marche sono le buone idee, le necessità dei residenti Marchigiani.
Pensare a come dare un servizio migliore con il sistema sanitario regionale pubblico, come migliorare le infrastrutture, come risolvere la crisi occupazionale dei nostri territori, come rilanciare le aree interne, come dare sollievo e risposte a chi è stato colpito dal sisma.
Quello che riscontriamo nel dibattito dei nostri antagonisti è esclusivamente un discorso di poltrone.
La destra discute per chi la rappresenterà tra le varie forze della loro coalizione che si sono spartite le regioni al tavolino.
A sinistra si cerca una coperta per non perdere l’egemonia senza dare segnali di discontinuità dalle scelte attuate fino a ieri, approvare il Piano sanitario è semplicemente l’ultimo atto di un programma che nei fatti non vuole cambiare.
La cronaca ci riferisce di indagini, di inchieste per sprechi, gestioni scellerate, vicende poco edificanti che coinvolgono non tanto i singoli ma tutta la classe politica degli ultimi 15 anni.
È proprio questo che vogliamo contrastare ed è a questo sistema che, a Roma come nelle Marche, intendiamo opporci.
Stiamo completando la formazione delle nostre liste con trasparenza, come sempre, con l’unico sistema democratico attualmente disponibile nello scenario nazionale, attraverso la nostra piattaforma web che darà voce ad ogni singolo iscritto.
Siamo anche pronti al confronto con forze civiche “pure” di Marchigiani che vorranno proporsi con idee e progetti di discontinuità dalla vecchia politica, con le migliori risorse umane.
Chi vorrà sottoporre alla nostra attenzione le proprie proposte, per valutarne la percorribilità in un percorso programmatico comune, potrà contattarci e segnalarle anche attraverso la mail ufficiale interni.marche@movimento5stelle.it .
Noi parliamo di lavoro e di beni comuni, un impegno gravoso che prescinde dagli interessi personali, un compito difficile ed è anche per questo che non tutti sono disposti a perseguirlo, dovendo caricarsi di impegni e non di privilegi.
Lo stesso motivo per cui nel movimento non c’è oggi una corsa a salire sul carro, lottare per i cittadini non è per tutti.
Per parlare di poltrone ci sono tutti gli altri.